Tanji: «Non sono filo-israeliano»

Il presidente della federazione islamica: lotto contro ogni forma di violenza

PORTOGRUARO. «Non sono filo-israeliano, sono solo contro tutte le guerre». Non ci sta Bouchaib Tanji presidente della Federazione islamica regionale, a essere accusato di disinteresse sui fatti di Gaza e chiarisce la sua posizione che non lascia dubbi. «Essere contro ogni forma di violenza che ha ucciso migliaia di bambini e di civili innocenti», sottolinea con forza il presidente Tanji, «non vuol certo dire essere a favore di uno e contro l’altro: sono contro ogni guerra sotto qualsiasi bandiera e le nazioni dovrebbero preoccuparsi più del virus Ebola che sta minacciando il mondo intero invece di vendere armi per alimentare le guerre».

E prosegue: «Da noi prevale su tutto l’attaccamento alla famiglia, al proprio paese, in poche parole siamo lontani da qualsiasi sudditanza», sostiene Tanji, «ma questo non significa certo essere estranei, o indifferenti che sarebbe ancor peggio, a quanto accade intorno a noi, specie se si tratta di fatti talmente gravi che interessano il futuro della questione palestinese».

La televisione ha mostrato scene drammatiche di donne che urlavano la loro disperazione ed è stato proprio per questo che quale presidente dell’associazione Assalam, Bouchaib Tanji ha sottoscritto la carta dei valori in cui si riconosce una società pluralista dove coesistono individui e gruppi di orientamenti diversi sul piano etnico, politico, culturale e religioso. «Nel rispetto però delle norme costitutive della vita civile e politica», ammonisce Tanji, «basi essenziali per costruire un mondo migliore. Ho sempre criticato chiunque abbia incitato all’odio, ma soprattutto perché, fatto ancor più grave per un musulmano, l’aver invocato l’aiuto divino per realizzare il proprio disegno. Comunque, siamo vicini all’Associazione Misericordia di San Donà per aiutarla a superare questo momento critico».

Gian Piero del Gallo

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