Tangenti, la Procura «Processate Lorigiola»
VENEZIA. Si avvicina un nuovo processo per il noto avvocato padovano Fulvio Lorigiola. La Corte d’appello di Venezia, nel dicembre dello scorso anno, aveva cancellato la condanna a due anni di reclusione e il sequestro di beni fino a 120 mila euro nei confronti di Lorigiola, accusato di concorso in concussione assieme all’amico e collega portogruarese Massimo Carlin. I giudici di secondo grado, a differenza, di quella di primo grado avevano ritenuto che il legale padovano non avrebbe dovuto essere giudicato per quel reato, bensì per favoreggiamento nei confronti di Carlin, così avevano inviato nuovamente gli atti al pubblico ministero di Venezia Rita Ugolini, che aveva condotto le indagini. Nei giorni scorsi la rappresentante della Procura lagunare ha depositato gli atti e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di Lorigiola per favoreggiamento, così come aveva indicato la prima sezione della Corte d’appello.
Lorigiola, difeso dagli avvocati Emanuele Fragasso e Gianni Morrone, aveva scelto il rito abbreviato e quella condanna a due anni era già scontata di un terzo per la scelta del rito. L’avvocato Carlin, invece, che doveva rispondere di più episodi di concussione e corruzione, aveva trovato l’accordo con la rappresentante dell’accusa e aveva patteggiato la pena di due anni di reclusione. Il 17 settembre 2007 finirono in manette Carlin e il dirigente dell’Ufficio urbanistica del comune di Lignano Sabbiadoro Andrea Mariotti: il secondo aveva appena ricevuto una bustarella dell'importo di 10 mila euro. A dover pagare per ottenere i permessi comunali per costruire un villaggio turistico a Lignano erano gli addetti di una immobiliare, la «Agricola Stefania», una società che fa capo all'imprenditore trevigiano Giuseppe Stefanel. Stando alle accuse, Carlin e Lorigiola, uno per conto dell'amministrazione comunale, l'altro per conto di Stefanel, avrebbero svolto il ruolo di mediatori della tangente. Queste le accuse iniziali, ma i giudici della Corte veneziana hanno evidentemente ritenuto che solo Carlin conoscesse approfonditamente la vicenda, sapendo che quei 10 mila euro erano una tangente, mentre Lorigiola avrebbe semplicemente dato una mano al collega, facilitando il passaggio della «bustarella» perché l’affare andasse in porto.
Lorigiola è molto noto a Padova non solo per esere un affermato avvocato, ma anche perché è stato mediano di mischia del Petrarca Rugby (di cui è stato anche presidente fino all'estate di due anni fa) e della Nazionale. Adesso la parola passa di nuovo al giudice, che dovrà decidere se rinviarlo a giudizio o meno.
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