Tangenti, Brentan ha deciso di non parlare più

L’ex amministratore delegato della società autostradale Padova-Venezia ha deciso di non comparire davanti al Gip per la convalida dell’arresto della seconda ordinanza di custodia cautelare
Caiaffa Venezia 07.02.2012.- Lino Brentan arriva con i suoi avvocati al Tribunale di Venezia a Rialto.- Interpress/M.Tagliapietra
Caiaffa Venezia 07.02.2012.- Lino Brentan arriva con i suoi avvocati al Tribunale di Venezia a Rialto.- Interpress/M.Tagliapietra

VENEZIA - Questa mattina Lino Brentan l’ex amministratore delegato delle autostrade Padova-Venezia ha rinunciato a comparire davanti al Gip per la convalida dell’arresto. Brentan, agli arresti domiciliari per corruzione, ha inviato un fax in cui spiega di rinunciare all’interrogatorio a a rinunciare a qualsiasi dichiarazione. Una decisione che sembra un cambio di strategia difensiva. La volta scorsa infatti Brentan aveva parlato per 4 ore contestando tutti gli addebiti che gli vengono rivolti.

La scorsa settimana Brentan era stato raggiunto da un secondo provvedimento con due nuove accuse per corruzione. Gli arresti domiciliari scadranno il 30 aprile, dopo tre mesi di custodia cautelare. Il rappresentante della Procura ha un solo modo per evitare la scarcerazione: chiedere il giudizio di Brentan con rito immediato prima della fine del mese.

Nella nuova ordinanza due imprenditori sostengono di aver pagato Brentan per lavorare con la società autostrade, il primo avrebbe consegnato 60 mila euro, il secondo 15 mila.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia