Taglieggiava imprenditore, arrestato
PIANIGA. Pregiudicato di 34 anni di Dolo perseguitava un imprenditore di Cazzago di Pianiga allo scopo di estorsione, arrivando perfino a ferirlo a calci e pugni e con oggetti contundenti. A fermarlo i carabinieri della Tenenza di Dolo guidati dal capitano Gabriele Favero che lo hanno arrestato e spedito in carcere a Venezia in flagranza di reato con l’accusa di estorsione e lesioni aggravate.
Tutto ha avuto inizio quando P.M., 34 anni di Dolo, in affari con un imprenditore di Pianiga , uscito dalla società, ha iniziato a chiedere all’ex socio piccoli prestiti in forma di favore, trovandosi in difficoltà economiche. Con il tempo però le richieste hanno iniziato a diventare vere e proprie pretese, tanto da portarlo più volte a utilizzare vere e proprie minacce, anche di morte.
All’ennesima richiesta di P.M. all’imprenditore, 10 mila euro, l’uomo ha detto basta ai soprusi e si è rivolto ai carabinieri della Tenenza di Dolo. L’epilogo della vicenda si è avuto giovedì sera, quando l’imprenditore – che era intento a chiacchierare con degli amici in un bar di Cazzago – è stato raggiunto dall’estorsore che, pretendendo la somma contante che aveva richiesto, ha iniziato a percuoterlo con calci, pugni e anche con due picchetti di ferro appuntiti. La terribile scena avveniva davanti gli occhi attoniti degli avventori del bar. L’imprenditore aggredito ha chiamato in soccorso i carabinieri di Dolo che sono intervenuti in poco tempo. Nel frattempo l’imprenditore, atterrito dall’aggressore, aveva consegnato tutto il contante che aveva disponibile all’estorsore, che dopo averlo riposto in una busta da lettere, ha addirittura ripreso ad aggredire il malcapitato.
Purtroppo per lui a quel punto tutta la scena è stata osservata dal comandante della Tenenza e dai suoi uomini, che nel frattempo si erano appostati in borghese nei paraggi del bar. In pochi secondi la tracotanza del pregiudicato è finita. L’estorsore è stato neutralizzato e ammanettato.
La busta con i soldi è stata restituita all’aggredito che è stato accompagnato immediatamente in ospedale a Dolo, dove gli hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 8 giorni. P.M. di 34 anni è stato portato in caserma a Dolo in via Arino, per lui è scattato l’arresto in flagranza di reato. È stato poi portato in carcere a Santa Maria Maggiore a Venezia, dove ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Alessandro Abbadir
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