“Tagliato” il telefonino ai delegati di Municipalità

Il Comune chiede pure i soldi delle chiamate da giugno (insediamento dei nuovi organismi) a oggi. Da Marghera la rivolta: «Risponderemo solo dai numeri fissi»
Presentazione del libro di Chiara Valentini "Enrico Berlinguer" presso la Feltrinelli di Mestre con la presenza di Cuperlo e Trabucco - nella foto Gianluca Trabucco
Presentazione del libro di Chiara Valentini "Enrico Berlinguer" presso la Feltrinelli di Mestre con la presenza di Cuperlo e Trabucco - nella foto Gianluca Trabucco

MARGHERA. Tagliati i telefonini ai delegati di tutte le Municipalità del Comune, e da Marghera parte la rivolta degli amministratori pubblici: «Risponderemo d’ora in poi solo dai numeri fissi». A spiegare cosa sta succedendo è Bruno Polesel, vicepresidente della Municipalità di Marghera e delegato al Commercio e alla Cultura e associazioni sportive di questo quartiere: «Da qualche giorno abbiamo ricevuto la notizia che d’ora in poi per i delegati non sarà più messo a disposizione dal Comune il cellulare di servizio. Molti di noi, che erano già stati delegati nella scorsa amministrazione municipale di Marghera, guidata da Flavio Dal Corso, avevano ancora il telefonino. Ora, oltre a restituirlo, ci chiedono di dare indietro i soldi delle telefonate fatte da giugno, quando sono entrate in carica le nuove Municipalità, ad ora».

Polesel mette in chiaro un aspetto: «Una cosa è comprimere o cancellare vitalizi di parlamentari o ex consiglieri regionali che beccano ancora migliaia di euro, un’altra è mettere in difficoltà i delegati delle municipalità che già non sono pagati: per svolgere qusto ruolo, spesso a contatto con i casi più disperati nel territorio, ci dobbiamo pure rimettere...». Polesel con i suoi colleghi di Marghera è pronto alla protesta: «Visto che non ci danno i telefonini per svolgere un compito pubblico, allora siamo pronti a essere reperibili ai cittadini, associazioni e enti pubblici o forze dell’ordine in caso di emergenza solo ai telefoni fissi del municipio». Insomma per i delegati della Municipalità di Marghera non è questo il modo di agire.

Concorda con le difficoltà che può creare questa decisione Gianluca Trabucco presidente della Municipalità di Chirignago-Zelarino. «I delegati», spiega, «sono per una Municipalità come gli assessori per il Comune. Se è vero che il telefonino di servizio resta al presidente della municipalità, toglierlo ai suoi collaboratori significa limitare la capacità amministrativa». C’è poi un problema di privacy. «Molti delegati», spiega Danny Carella, presidente della Municipalità del Lido e Pellestrina, «nonostante non debbano restituire i telefonini perché non li hanno mai ricevuti in precedenza, hanno qualche problema a lavorare con un profilo pubblico per cinque anni con il telefonino personale. C’è gente che per qualsiasi motivo li chiama anche di notte. Questi telefonini, dunque, servivano a tutelare maggiormente la privacy dei delegati e non erano un problema economico per il Comune. Capisco invece che per i delegati, spesso pensionati o persone con lavori precari, il costo delle telefonate possa diventare un problema».

Alessandro Abbadir

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