Tagliati i postini, allarme della Uil

Tagliati i portalettere in tutto il Veneto orientale e anche sul litorale, la Uil Post lancia l'allarme con il segretario Daniele Vittone, che ha già scritto una lettera ai primi cittadini interessati. Si teme che l'intero servizio di recapito possa subire gravi danni di cui soffriranno, come sempre, non solo i dipendenti, ma anche i cittadini che in passato hanno denunciato pesanti ritardi nella consegna. Nelle settimane scorse era divampata anche la protesta, soprattutto a San Donà, dei tabaccai, preoccupati per i rifornimenti assai limitati di francobolli che costringevano i clienti a recarsi direttamente agli uffici postali non senza disagi e code.
«Il bacino di San Donà», dice il segretario Vittone, «viene ridotto da 52 zone a 43, quello di Portogruaro da 45 zone a 37, quello di Eraclea da 42 a 35. Il Veneto orientale perde 24 postini con ulteriori problemi sulla corrispondenza della posta visto che ancora adesso l'azienda continua a chiedere ai portalettere di fare lo straordinario di sabato. È un controsenso. Questo è l'accordo firmato anche a livello regionale da Cgil, Cisl, Failp, Confsal, Ugl. Entrando nello specifico dei comuni, San Donà perde quattro zone cioè quattro portalettere, San Stino tre, Ceggia una, Fossalta di Piave una. Le zone», precisa il sindacalista, «sono quelle in cui i portalettere lavorano suddivisi per vie. Questo significa che meno sono le zone e meno i portalettere più la zona è grande. Con le modifiche elencate, poi, tra Eraclea e Jesolo si vanno a perdere cinque zone e cioè cinque portalettere, uno a Cavallino Treporti, uno a Caorle».
«Abbiamo spedito», conclude Vittone, «di conseguenza una lettera con tutte le informazioni e l'intestazione destinata a tutti i sindaci del Veneto Orientale, perché possano prendere visione di quanto sta accadendo e intervenire di conseguenza». (g.ca.)
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