Tagliati cinque postini lettere ancora in ritardo

San Donà. Protesta degli utenti per la mancata consegna di bollette e stipendi Vittone della Uil attacca i colleghi di Cgil e Cisl: «Hanno firmato loro l’accordo»
Di Giovanni Cagnassi

Nuovi ritardi nei servizi di recapito, i cittadini sono preoccupati tra San Donà e Jesolo. La Uil poste aveva lanciato l'allarme già diversi mesi fa, anticipando che le poste italiane avrebbero ridotto il numero dei portalettere tra gli uffici di San Donà e Jesolo.

Dopo Jesolo è toccato a San Donà di Piave, come ha specificato Daniele Vittone della Uil poste, perdere cinque postini a partire dal 22 di luglio. E i risultati si subito visti. «Tagli avvenuti grazie all'accordo che Cgil e Cisl ha sottoscritto con l'azienda il 29 aprile 2013», ha precisato il sindacalista da mesi impegnato in questo ambito, «il problema è che qualcuno non vuol vedere che l'azienda di fatto ha dismesso il settore recapito, visto che dal 2008 ad oggi in Italia si sono persi 11.000 portalettere, lasciandolo alla mercè delle agenzie private. Noi della Uil Poste da anni stiamo lottando a livello centrale perché Poste Italiane resti nella propria capillarità, nei mercato privati, uffici postali, commerciali, e nel servizio postale, vale a dire centri meccanizzati, portalettere, e che l’ente non venga smembrata in più aziende, perché solo così la società che ha chiuso il bilancio 2012 con un utile superiore al miliardo di euro riuscirà ad arginare questo momento difficile. E non avvitarsi in una spirale perversa senza via d'uscita».

Già in merito ai pagamenti Tares sono stati previsti dei ritardi nel recapito delle bollette, tanto che le società che gestiscono il servizio per i Comuni, come Alisea, hanno concesso delle proroghe. Ma ci sono anche cittadini preoccupati per la busta paga che non è arrivata. «La mia non mi è ancora arrivata», spiega A.B., dipendente di un'azienda della zona, «con tutto il prospetto che dovrebbe esserci recapitato regolarmente. Sono ritardi inconcepibili per un servizio pubblico degno di questo nome, perché inevitabilmente si rischiano poi ritardi anche nei pagamenti delle bollette con ingiuste more e tutto il resto».

Già durante le precedenti stagioni estive si sono verificati questi ritardi, quasi sempre nel periodo delle ferie. I nuovi tagli non hanno giovato, ma in ogni caso i disagi dovrebbero essere limitati. L'azienda infatti non ha lanciato alcun allarme. Sono stati i cittadini a farsi sentire in questi giorni lamentando i primi ritardi e paventando situazioni più gravi nei giorni di agosto, soprattutto nel periodo delle ferie, memori degli anni passati.

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