Tagli all'Ospedale Civile: due interrogazioni in Parlamento

Pellicani e Ferrazzi (Pd) chiedono alla ministra Grillo di annullare il «declassamento» deciso dalla Regione
Interpress\M.Tagliapietra venezia 31,03,2019.- Manifestazione contro declassamento Ospedale Civile di Venezia. Campo SS. Giovanni e Paolo.
Interpress\M.Tagliapietra venezia 31,03,2019.- Manifestazione contro declassamento Ospedale Civile di Venezia. Campo SS. Giovanni e Paolo.

VENEZIA. L’Ospedale Civile finisce in Parlamento. Due interrogazioni Pd sono state presentate ieri mattina alla Camera e al Senato alla ministra della Salute Giulia Grillo. «Chiediamo se il ministro sia a conoscenza del declassamento dell’Ospedale Civile di Venezia», scrivono il deputato Nicola Pellicani e il senatore Andrea Ferrazzi, «e quali atti intenda adottare per trovare una immediata soluzione».

La richiesta è quella di prevedere anche per Venezia, come già previsto per le aree montane, un «principio di specialità da riportare nelle schede ospedaliere». Assurdo, scrivono i due parlamentari veneziani, che si continui a classificare la sanità della città d’acqua seguendo soltanto il dato numerico della popolazione residente.

In qualche modo quanto ha mostrato anche il Comune. Inviando una lettera al presidente della giunta regionale Luca Zaia in cui si ricordano le «vere cifre» della sanità veneziana. Nel corso del 2018 più di un terzo degli accessi al Pronto soccorso sono stati opera di stranieri (il 12 per cento) e di cittadini provenienti da fuori Usl. (22 per cento). Dunque, l’Ospedale civile è un servizio per i residenti veneziani e dell’estuario, ma anche per gli ospiti stranieri e per i cittadini del resto del Veneto.

Il declassamento dell’ospedale veneziano, scrive Pellicani, «non tiene conto delle caratteristiche morfologiche, socio economiche e culturali uniche e irripetibili, per cui tra l’altro Venezia è sito Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.

Protesta bypartisan contro la decisione della giunta regionale. Anche «Prima il Veneto» esprime appoggio alla manifestazione che domenica mattina ha riempito il campo San Giovanni e Paolo con migliaia di persone e un flash mob contro i tagli. Critiche anche dall’Ugl, dai sindacati, dalle associazioni. Continua intanto la campagna satirica lanciata da Venessia.com. L’hashtag «Issomorti», con le foto di molti veneziani che non ce l’hanno fatta a raggiungere in tempo l’Ospedale dell’Angelo a Mestre.

«Non cambia nulla? Non è vero», ribattono tutte le associazioni. «Declassamento vuol dire meno capacità di attrarre medici di livello e in un prossimo futuro meno finanziamenti e meno servizi. La nostra battaglia non si ferma». —
 

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