Tagli al servizio postale a rischio lettere e bollette
Servizio dimezzato, sarà un’estate calda sul fronte del recapito in tutto il Veneto Orientale. Da San Donà a Jesolo, proseguendo per Eraclea, Caorle e Portogruaro fino a Bibione, tutti i Comuni sono avvertiti per tempo. La Uil Poste, con il segretario provinciale Daniele Vittone, ha già scritto a sindaci e assessori per informarli direttamente che Poste Italiane sta dando l’avvio al piano di razionalizzazione del servizio, con la posta consegnata solo a giorni alterni e personale ridotto. «A partire da questa estate», spiega Daniele Vittone, «in tutto il territorio provinciale il recapito della posta sarà effettuato a giorni alterni, con una riduzione del 30-35% delle zone di copertura, del servizio e del personale impiegato nella consegna».
La paura è dunque che la posta inizi a non arrivare o ad arrivare in ritardo. In particolare nei centri balneari questo comporterà notevoli disagi, come accaduto in passato per lettere, notifiche, pagamenti, scadenze. Già nei mesi scorsi commercianti e albergatori hanno esercitato pressioni e in particolare il presidente della Confcommercio del mandamento, Angelo Faloppa, ha chiesto che gli uffici fossero aperti nel pomeriggio già a partire da maggio per migliorare il servizio ai cittadini.
Di fronte alla razionalizzazione però non ci sono molti margini di intervento e la Uil adesso sta denunciando il problema in tutto il Veneto Orientale.Una battaglia lunga e difficile che al momento è condotta solo da questo sindacato. «Si dà così conferma alle voci allarmanti che hanno preceduto il nuovo piano di Poste Italiane che concretizza», aggiunge il sindacalista, «anche grazie alle altre organizzazioni sindacali che hanno avallato l’accordo, un graduale piano di dismissioni del servizio che provocherà ripercussioni sulla vita dei cittadini e sulle loro famiglie. Poste Italiane è una società per azioni», ricorda, «il suo principale azionista è lo Stato attraverso il Ministero delle Finanze. Poste italiane è dunque di tutti i contribuenti italiani che si aspettano di ricevere un servizio per tutta la comunità, anche alla luce della funzione sociale che il recapito svolge per i cittadini, soprattutto anziani e disabili. Crediamo importante portare a conoscenza i rappresentanti delle amministrazioni locali», conclude Vittone, «della reale portata delle determinazioni che Poste Italiane ha intrapreso e delle conseguenze che potranno gravare su tutta la cittadinanza, ed è per questo che auspichiamo e confidiamo in un autorevole intervento di sindaci e assessori»
Giovanni Cagnassi
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