«T-red sul cavalcavia a Marghera». Scoppia la polemica

Il nuovo impianto rileverà anche le minime infrazioni allo stop semaforico. Attenzione perché basta montare sulla linea bianca

MARGHERA. Un nuovo T-Red con telecamere per sanzionare chi non rispetta lo stop semaforico si affaccerà da gennaio sulle strade che collegano Marghera a Mestre, ma la notizia di questo strumento, che dovrebbe essere un incentivo a non commettere pericolose infrazioni nei punti di maggior traffico urbano, porta scontento, polemiche e perplessità tra i cittadini.

Ieri pomeriggio alcuni automobilisti a Marghera hanno segnalato, con l’aiuto di foto esplicite, la presenza di un nuovo impianto T-Red pronto per l’utilizzo sul cavalcavia che collega Marghera a Mestre. La telecamera, inizialmente scambiata per un sistema di rilevamento del traffico e delle zone Ztl, è stata poi confermata essere un T-Red per controllare lo stop semaforico in direzione Mestre che sarà attivo dal prossimo gennaio.

I commenti, non certo positivi, non si sono fatti attendere, soffermandosi soprattutto sul fatto che un rilevatore di infrazioni così sensibile (basta entrare sulla riga bianca per essere multati) potrebbe portare conseguenze più negative che positive, con rischio di frenate all’ultimo momento e incidenti che paralizzerebbero anche il transito verso Venezia.

Tra i parzialmente contrari anche il presidente della Municipalità Gianfranco Bettin, che già era stato critico all’epoca della giunta Cacciari sui primi T-Red. «Più che un dispositivo per regolare il traffico» spiega Bettin «sembra pensato per colpire comunque e pesantemente gli automobilisti a prescindere dalla reale entità dell’infrazione. In quel punto il problema è semmai l’innesto di chi viene dalla bretella della Cita sulla corsia per Venezia senza semaforo».


 

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