«Svuotò il magazzino» Dipendente dal giudice
MARTELLAGO. Stando alle pesanti accuse del titolare della ditta, sarebbe riuscito a svuotare e portare via un intero capannone di merce per un valore superiore ai 400 mila euro. Così il 63enne Maurizio Borgognoni è finito sul banco degli imputati, davanti al giudice Fabio Moretti, per rispondere di appropriazione indebita. La cifra è considerevole, comunque la pena che rischia l’imputato è relativamente limitata: il codice penale prevede al massimo una condanna a tre anni, ma nel caso di chi è incensurato, come in questo caso, si rischia anche meno di un anno.
La ditta romana “Gmg srl” aveva spedito a Venezia Borgognogni per gestire le vendite: era lui che si occupava di piazzare la merce ai numerosi commercianti ambulanti o meno del centro lagunare: dalla capitale arrivavano le t-shirt con la scritta “Venezia”, oppure con il leone o altri loghi, le bandiere, da quella italiana a quelle di altre nazioni, poi maschere ed altri oggetti. Il capannone con la merce si trovava a Olmo. Nella prima udienza ha testimoniato il titolare della ditta venuto appositamente da Roma: ha raccontato che Borgognoni, in pieno accordo con lui, avrebbe dovuto trasferire la merce in un altro luogo perché quel capannone doveva essere lasciato, ma nel febbraio 2011, a un certo punto, nessuno era più riuscito a mettersi in contatto con lui. Al cellulare non rispondeva, il telefono del magazzino era staccato, così, un giorno era partito da Roma ed era arrivato a Martellago: il capannone era vuoto, non c’era più neppure una maglietta. Nella prossima udienza arriva l’imputato che ha chiesto di farsi interrogare e fornirà la sua versione, poi parleranno pm, avvocato della parte civile e difensore, infine la sentenza. (g.c.)
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