Svuotati i cassoni gialli: è il racket dei vestiti usati

L’allarme della Caritas a Spinea: «Li rubano per rivenderli ai mercati». Il video di una ragazza in azione di notte in piazza Marconi

SPINEA. I furti a Spinea (ma non solo) non risparmiano nemmeno gli spazi sociali destinati ai più poveri e ad essere presi di mira sono anche i cassonetti della Caritas destinati alla raccolta dei vestiti da donare a chi ne ha più bisogno.

Ma dalla Caritas stessa arriva una precisazione: non esitare a denunciare queste situazioni, perché spesso non si tratta, come purtroppo avviene accanto ai cassonetti dei rifiuti per raccogliere quel poco che può ancora esserci di utile, di veri bisognosi in cerca di vestiti utili per loro, ma di un vero e proprio racket con gli abiti raccolti poi rivenduti nei mercatini di quartiere.

i residenti di piazza Marconi e di via Martiri hanno documentato l’ennesimo atto vandalico nei confronti dei cassonetti gialli della Caritas per la raccolta dei vestiti usati. In via Martiri un gruppo di tre persone si è avvicinata nottetempo ai cassoni per estrarre i sacchi, aprirli, provare alcuni dei vestiti e poi andarsene con il loro bottino lasciando il resto in mezzo alla strada.



In piazza Marconi, invece, alcuni residenti hanno fotografato – per poi avvisare la Caritas e postare il tutto su Internet – una ragazza di colore che, senza farsi problemi sul fatto che fossero presenti altri in piazza, ha semplicemente messo le mani dentro al cassone, estratto un grosso sacco blu per poi allontanarsi con il sacco sulla testa. «Evidentemente una abituata a questi comportamenti», dice chi ha testimoniato l’accaduto, «perché non ha avuto nessuna esitazione ed è andata a colpo sicuro, probabilmente tornerà anche nei prossimi giorni».

Il problema, come evidenzia la stessa Caritas, è che nella maggior parte dei casi non si tratta di una disperata “lotta tra bisognosi” a chi riesce a prendersi il capo più bello prima che lo possano vedere gli altri (rari, infatti, i casi di chi – come accaduto in via Martiri – si prova prima i vestiti), ma di un vero riciclaggio degli abiti, che chi ruba porta poi a rivenditori dei mercatini rionali come usato a meno di metà prezzo.

«Ricordiamo che esistono dei punti raccolta e dei punti smistamento vestiti», raccomanda Caritas, «che sono gli unici autorizzati, mentre per i cassoni solo camion convenzionati possono raccogliere il materiale. Altri casi vanno segnalati alle autorità competenti». —


 

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