Svolta a Venezia, sì del Comune ai pali in plastica

Il consiglio comunale dà il via libera alla modifica del regolamento: dopo secoli c'è un'alternativa al legno. Approvato però anche un ordine del giorno in cui si chiede di «attendere la conclusione degli studi» sull'impatto ambientale
paline in plastica
paline in plastica
VENEZIA. Via libera alla plastica in laguna. Ma con «prudenza». Il Consiglio comunale approva le paline in materiali sintetici al posto del legno tradizionale. Ma anche un ordine del giorno in cui si chiede di «attendere la conclusione degli studi». Un compromesso per tenere insieme la maggioranza. Qualcuno aveva parlato di «condono» mascherato, perché da anni si moltiplicano le paline in plastica, anche piantate da enti pubblici.


«Abusive» in attesa di nuovi regolamenti. Tollerate dai vigili dopo le proteste per le multe. Ed ecco la modifica, proposta ieri sotto forma di delibera dall'assessore alla Mobilità e traffico acqueo Ugo Bergamo. Il comma 4 dell'articolo 4 prevede oggi che «le paline d'ormeggio negli spazi acquei debbano essere ritte e di legno, non superare il diametro massimo di centimetri 30 e l'altezza di tre metri sul medio mare».Sarà integrato dalla frase «in legno o di altro materiale approvato dall'amministrazione comunale». E sono già migliaia, come si può facilmente verificare passando per i canali interni, i pali che non rispettano oggi questa normativa. Pali in ferro e tubi di plastica, in materiale pressato e simillegno. La giustificazione addotta è che il legno non dura più come una volta.


Colpa del moto ondoso, delle correnti e dei materiali più scadenti utilizzati dalle ditte (legni non stagionati che si deteriorano facilmente e sono preda delle teredini, vermi acquatici presenti in laguna in grande quantità). Anche nella delibera la motivazione per il passaggio alle materie sintetiche è che «i pali in legno non durano più di tre anni». Ambientalisti combattuti dal desiderio di «risparmiare alberi» e dal timore che la plastica alla fine rilasci in acqua sostanze tossiche e la laguna sia ricoperta di pvc, come già succede per le barche. Ma nel silenzio e nelle maglie della legge enti pubblici a cominciare da Comune e Actv hanno cominciato a utilizzare i pali di sostegno dei pontili in plastica e in cemento. Anche Insula e Asm, hanno annunciato l'utilizzo di paline in plastica.


E' proprio vero che il legno è ormai da buttare? C'è chi assicura che gli esperimenti con le graffette inserite nel legno per conservarlo vanno benissimo. O, più semplicemente che basta pretendere un legno di qualità per avere durate decennali. Ma il Comune apre alla plastica. Un business di non poco conto, visto che le paline in laguna sono decine di migliaia. Ieri sera il voto. A favore 26 consiglieri della maggioranza (Pd, Udc, Idv, In Comune, Psi, Federazione della Sinistra). Contro Pdl, Lega, Lista Brunetta, Cinquestelle. Assente il sindaco Giorgio Orsoni. Approvato un ordine del giorno proposto da Beppe Caccia (In Comune) che invita ad attendere i risultati della sperimentazione avviata sui nuovi materiali. «Una vergogna», ha detto in aula Cesare Campa (Pdl), «così non si è deciso niente, si è detto solo a quelli che hanno fatto l'abuso di stare tranquilli».

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