Svelato il nuovo stadio del Venezia

Martedì mattina a Ca' Farsetti Brugnaro e Tacopina hanno illustrato il progetto da 185 milioni di euro che sorgerà nel quadrante. Ci saranno anche negozi e un albergo

VENEZIA. Martedì mattina si è finalmente alzato il sipario sul progetto del nuovo stadio. A Ca’ Farsetti il sindaco Luigi Brugnaro e il presidente del FC Venezia Joe Tacopina hanno presentato il progetto del nuovo impianto sportivo da 20-22 mila spettatori: a firmarlo è lo studio di architettura di Matt Rossetti di Detroit, negli Usa, specializzato nella progettazione di arene e stadi per lo sport e lo spettacolo.

Prima della presentazione Tacopina ha protocollato il progetto. Poi, quando l'incontro è iniziato, Tacopina ha detto: "Sono stato adottato da questa città e nelle mie vene mo sento veneziano. Ringrazio una persona senza la quale non potrei essere qui a presentare lo stadio: Luigi Brugnaro". Il sindaco poco prima aveva ringraziato Tacopina dicendo che l'incontro è la dimostrazione che si possono fare opere pubbliche e impianti sportivi con i soldi dei privati.



Il Venezia Calcio è stato rappresentato, oltre che da Tacopina, dal direttore generale Dante Scibilia e dal consigliere d’amministrazione Alessandro Vasta. L'appuntamento atteso da tempo per conoscere i “segreti” del nuovo stadio che sarà realizzato nelle aree del Quadrante di Tessera e che potrà contare, come aveva annunciato lo scorso maggio il primo cittadino, su una fermata “stadio” del nuovo treno in progettazione che collegherà dal 2025 la linea ferroviaria Venezia-Trieste con il Marco Polo, usando la oramai famosa bretella a cappio.

Tacopina, foto dal Twitter del Comune
Tacopina, foto dal Twitter del Comune

Poche ed essenziali le informazioni, così come le immagini, trapelate finora dalla società sportiva e dallo studio dell’architetto Rossetti.



E i numeri, indicati nel sito dello studio di architettura, sono stati, con il passare dei mesi, anche rivisti e aggiornati in base alle verifiche economiche e alle indicazioni di Enac. Il masterplan per il nuovo stadio della Rossetti prevedeva nei terreni del Quadrante, i terreni agricoli di Tessera che da anni valgono oro, la realizzazione di uno stadio da 25.000 posti per il Venezia FC assieme ad un teatro da 7.500 posti con 40.000 metri quadri di spazi commerciali e un albergo con 80 camere. Poi il numero di spettatori dello stadio è calato da 25 a circa 22 mila, comunque quanto basta per rispettare le direttive dell’Uefa.

«Il design riflette il contesto del paesaggio veneziano utilizzando elementi naturali e caratteristiche celebri. Ispirato al vetro veneziano di Murano, il design dello stadio utilizza un concetto di "bowl in a bowl" e l'integrazione dell'iconico leone alato di San Marco come simbolo di Venezia», si legge sul sito di Rossetti. Un villaggio dello sport e dello spettacolo, che diventerà «catalizzatore del futuro sviluppo circostante».


Uno stadio vero per i tifosi del Venezia che lo attendono da decenni. Lo ha promesso fin dal suo arrivo, nel novembre 2015, il presidente Joe Tacopina che ha assunto la presidenza del Venezia calcio, puntando alla serie A.

Prima di lui dagli anni Ottanta, ci hanno provato tanti. Come Maurizio Zamparini e i sindaci Costa e Cacciari.

Finora il sogno si è sempre rivelato una illusione.

Anche se si avrà una accelerazione dalla nuova legge sugli stadi, con la presentazione in Comune il progetto inizia il suo iter che passa per il voto del Consiglio comunale con la definizione dell’interesse pubblico; la successiva valutazione della Regione e la Conferenza di servizi con tutti gli enti interessati. Alla fine dovrà esserci una gara a evidenza pubblica e la cessione del terreno di proprietà del Casinò per la realizzazione.

Tempi lunghi, quindi, ma con un progetto che da oggi diventa realtà da condividere con la città. 


 

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