Superjet in sciopero a Tessera «Finmeccanica ci svende ai russi»
TESSERA. Sciopero con due presidi e un corteo – stamattina in via Triestina – dei lavoratori del Polo aeronautico di Tessera, preoccupati per le conseguenze, ancora poco chiare ma di certo preoccupanti, della decisione di Leonardo Finmeccanica spa di ridurre dal 51 al 10% la sua quota azionaria in Superjet International, la joint-venture costituita pochi anni che ora passa sotto il controllo del socio russo Scac-Sukhoi.
Allo sciopero, indetto per tutta la giornata di oggi dalle Rsu e dalle segreterie territoriali di Fiom, Fim e Uilm, non aderisce il sindacato autonomo Failms che non condivide le preoccupazioni degli altri sindacati. Il timore, in ogni caso, serpeggia tra tutti i 220 dipendenti della sede veneziana di Superjet. La dirigenza russa ha già fatto capire che ridimensionerà il personale occupato a Tessera, a cominciare dagli impiegati che curano la commercializzazione e l’assistenza alle compagnie aeree che acquistano i jet regionali SSJ100 rifiniti nell’hangar di Tessera (dove si formano anche i piloti nel simulatore di volo) dopo essere stati costruiti dalla russa Sukhoi in Siberia. I probabili esuberi potrebbero passare alle dipendenze di Leonardo-Finmeccanica che a Tessera ha anche la Divisione elicotteri di Agusta e le officine di manutenzione dell’ex Alenia per aerei da trasporto militare C 130. Il problema è che difficilmente le due divisioni potranno accogliere gli esuberi di Superjet proprio a Tessera, visto che Agusta è già al completo di personale e l divisione dell’ex Alenia ne ha in eccedenza.
Di conseguenza per molti dipendenti di Superjet si prospetterà, come unica alternativa al licenziamento, il trasferimento in altri stabilimenti sparsi per l’Italia. «Pretendiamo rispetto per i lavoratori – spiega la Rsu aziendale in un comunicato – e chiediamo ai vertici di Leonardo Finmeccanica di cambiare l’assurda strategia di dismissioni industriali, di impegnarsi con progetti seri e a lungo termine a Tessera. Bruciare le competenze acquisite è pura follia, dismettere quando siamo arrivati finalmente ad un punto di svolta vuol dire non avere orizzonti e idee. Non siamo pacchi postali, ma siamo risorse con una elevata esperienza su cui puntare per far ripartire il polo aeronautico di Tessera».
I delegati sindacali dei dipendenti di Superjet e le segreterie dei metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil veneziane hanno chiesto un incontro urgente al governatore Luca Zaia, all’assessore regionale Elena Donazzan, al sindaco Luigi Brugnaro e all’assessore comunale Simone Venturini ai quali chiedono di «intervenire sul Governo per fermare la politica scellerata di una società, come Finmeccanica, che ha come azionista di riferimento lo Stato italiano e che nel corso degli ultimi anni, goccia dopo goccia, sta cancellando il polo aeronautico di Tessera, passando i dalla politica del dividi et impera delle gloriose Officine Aeronavali di Venezia alla svendita di Superjet al socio russo».
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