«Superjet è un’azienda strategica dello Stato per Venezia»
FinmeccanicaComune di Venezia e Regione Veneto uniti contro la dismissione di quote azionarie di Leonardo-Finmeccanica da Superjet International, società che a Tessera ha la sede per l'Europa, l'Africa e le Americhe, dove si rifiniscono gli interni dei jet costruiti in Siberia, si addestrano i piloti e si gestisce il ”customer care” dei clienti. Ieri - mentre arrivavano le conferme sull'interruzione del negoziato tra Finmeccanica e Sukhoi in ballo da giorni – il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan hanno convocato a Ca’ Farsetti un incontro stampa per denunciare la situazione e fermare il “closing” dell’operazione che secondo Mauro Moretti, amministratore delegato di Leonardo-Fimeccanica (società partecipata al 33 per cento dal ministero del Tesoro) doveva ridurre dal 51 al 10 per cento o meno la partecipazione azionaria in Superjet International. A dire del sindaco, la decisione di Renzi era attesa da un giorno l’altro.
«La volontà di Finmeccanica di dismettere gran parte della sua partecipazione in SuperJet sarebbe una scelta scellerata», ha detto Brugnaro, rinnovando con l'assessore Donazzan la richiesta tassativa di un incontro, finora sempre rifiutato dallo stesso manager, con Moretti, «l’uomo solo al comando» - come l’ha definito - perché si mettano le carte in tavola e si chiariscano le reali condizioni della società prima di dismetterla.
«Non parliamo del governo», ha sottolineato Brugnaro, «ma di Moretti, dirigente che deve rispondere agli interessi del Paese, che deve avere una politica industriale, prima ancora di salvaguardare dei posti di lavoro. Dal primo confronto, avvenuto subito dopo la mia elezione, non siamo più riusciti ad ottenere un appuntamento con lui per parlare di SuperJet, nonostante le lettere inviate più volte, rimaste sempre prive di risposta».
Brugnaro ha sottolineato come il Comune si sia rivolto al Governo russo, lo scorso settembre, spedendo poi una lettera al presidente russo Putin ad ottobre. «Putin mi ha risposto - riprende il sindaco - mandando qui il ministro degli Affari esteri, ex ambasciatore russo in Italia dal 2004 al 2012, che ci ha spiegato come la Russia continui a condividere il progetto strategico».
Brugnaro si è detto convinto «che anche il Governo non condivide la chiusura di Superjet, e quindi va chiamato in causa il numero uno di Finmeccanica, ricordandogli che la sua non è un'azienda personale, ma un'azienda strategica di Stato. La domanda che bisogna porsi è infatti se vogliamo rilanciare la politica industriale in Italia. Io credo ancora nel Governo e che vadano colpiti i personalismi». «La Città di Venezia, dal canto suo, si mette a totale disposizione, pronta, - ha concluso Brugnaro, con una battuta - a “comprare” un jet e a metterlo in piazza San Marco, per dimostrare come crediamo che dietro questa vicenda ci siano dei posti di lavoro sani». I rappresentanti sindacali di Fim-Cisl e Fiom-Cgil intervenuti nell’aula di Ca’ Farsetti dove si è tenuta la conferenza stampa di Brignaro e Donazzan, hanno sottolineato come Leonardo-Finmeccanica (che nel Polo Aeronautico di Tessera, oltre aSuperjet ha la divisione velivoli dell’ex Alenia e due linee di montaggio di elicotteri Agusta – hanno ricevuto al Governo di tagliare tutte le partecipazioni azionarie di società in perdita e che il personale dichiarato in esubero da Superjet, in caso di dismissione, non verrebbero certo assorbito da altre aziende dell’area veneziana partecipate da Finmeccanica come Alenia e Agusta, già in forti difficoltà. (e.t.)
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