«Superjet è sovradimensionata» A Tessera si preparano i tagli

Le preoccupazioni dei sindacati si sono avverate ieri nell’incontro con Finmeccanica Leonardo che ha deciso di lasciare la maggioranza ai soci russi. Il sindacato: «Non staremo a guardare»
Di Gianni Favarato

TESSERA. Al “numero 1” di Finmeccanica Leonardo, Mauro Moretti, poco importano gli appelli dei sindacati, del Comune di Venezia, della Regione e dei parlamentari veneziani a non smantellare il Polo Aeronautico di Tessera.

Per lui, reduce da tagli nelle malandate Ferrovie dello Stato, sono importanti solo i conti della “joint venture” russo-italiana Superjet International spa; conti ancora in rosso malgrado la ricapitalizzazione garantita dai soci russi a suon di miliardi di rubli, con il beneplacito di Putin.

Dunque, come temevano i sindacati, l’ipotesi di un taglio, per il momento non quantificato, degli organici nello stabilimento di Tessera è ormai nello stato delle cose, tanto che ieri è stato prospettato sia dall’amministratore delegato di Superjet, sia dal capo del personale di Finmeccanica-Leonardo. La sede di Tessera conta su un hangar delle ex Officine Aeronavali e una palazzina di uffici in via Ca’ di Mosto (tutto in affitto) ed è divisa di in tre settori: la rifinitura degli interni degli SSJ100 (operations), il training center per il personale di bordo e l’assistenza post vendita (customer care) ai clienti. Per Finmeccanica Leonardo si tratta di un’azienda «sovradimensionata, con troppi doppioni e troppe rindondanze» in Russia, dove ha una grande sede amministrativa a Mosca. Per questo il sito veneziano di Superjet sarà «ridimensionato» – in accordo con gli azionisti russi che ora hanno la quota di maggioranza che sfiora il 90% del pacchetto – con un taglio degli organici che attualmente ammontano a 210 dipendenti tra operai e impiegati. Il capo del personale di Finmeccanica Leonardo ha promesso di trovare una “sistemazione” per i lavoratori che saranno in esubero, probabilmente in altri stabilimenti del gruppo sparsi per l’Italia. All’atteso incontro di ieri mancavano, comunque, propri i soci russi che usciranno allo scoperto solo tra un paio di mesi, quando presenteranno il piano industriale di Superjet International per i prossimi anni.

I sindacati dei metalmeccanici veneziani e nazionali non hanno potuto fare altro che prendere atto del radicale ridimensionamento (dal 51 % a 10%) della quota azionaria di Finmeccanica Leonardo e preparare per i prossimi giorni un’assemblea generale con tutti i lavoratori a Tessera. «Purtroppo – commenta Michele Valentini, della segreteria Fiom-Cgil veneziana – Le nostre preoccupazioni si stanno manifestando, nonostante i lavoratori con l’appoggio delle istituzioni locali, abbiano chiesto con forza un ripensamento di Finmeccanica su un un sito strategico come Tessera dove Finmeccanica ha anche la divisioni velivoli ed le linee di montaggio degli elicotteri Agusta. In ogni caso, non staremo a guardare e non accetteremo lo stato di incertezza creato da Finmeccanica e continueremo a chiedere un confronto a quattr’occhi con i dirigenti russi di Superjet».

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