SuperD’Este batte i Vignotto un’altra vittoria al fotofinish
Dodici centesimi. Solo pochi centimetri di distacco tra il ferro di Giampaolo D’Este e quello dei Vignotto. È andata come l’anno scorso, ma a parti invertite. Così a vincere tra gli applausi la Regata Storica dei gondolini 2014 è stato stavolta il verde di Ivo Redolfi Tezzat e Giampaolo D’Este, davanti all’arancio dei cugini Rudi e Igor Vignotto. Gara splendida, testa a testa per tutto il Canal Grande. Barche appaiate anche dopo il giro del paleto, sotto il ponte di Rialto, fino all’allungo finale del verde. Per D’Este è l’undicesima bandiera rossa nei gondolini, a una lunghezza dai Vignotto, a tre dal record storico di Ciaci, Strigheta e Bepi Fongher. «Lo sport è così», sorride all’arrivo. I Vignotto protestano perchè sostengono di essere stati stretti al giro del palo e dopo Rialto. Ma la regata è chiusa. E la vittoria è andata con merito al viola di D’Este. Grande tifo in Canal Grande dei gondolieri e dei familiari del campione venuti come sempre con il barcone foderato di palloncini viola. Delusione cocente per la banda Vignotto. Grande spettacolo per centomila, diretta tv di quasi due ore. Spettacolo apprezzato anche dal presidente del senato Pietro Grasso, che ha voluto farsi fotografare con campioni e campionesse.
D’Este e Vignotto, dunque. Ma anche i fratelli Busetto, Roberto e Renato, che si portano a casa la loro seconda bandiera verde del terzo classificato in due anni. Quatro posto, bandiera blu e maialino di vetro per Fabio Donà e Luca Ballarin, quinto il più giovane in gara, il buranello Alvise D’Este gondoliere a San Tomà Gara da dimenticare per Bertoldini e Vianello, tra i favoriti della vigilia.
Spettacolo anche tra le donne. La regata su mascarete è stata vinta senza fatica dal rosso di Valentina Tosi e Debora Scarpa. La freschezza della giovane buranella, l’esperienza e la forza della pellestrinotta, che per passione fa la “gattara”, curandosi dei gatti abbandonati nella sua isola. Sorrisi e felicità per aver battuto le favoritissime della vigilia, le regine del remo Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi che vincevano da cinque anni consecutivi. E anche le nuove sfidanti, Silvia Scaramuzza e Anna Mao, rientrata dopo dieci anni, soltanto quinte. Tra le caorline bis di jesolo, che con il canarin e il più anziano in gara, l’avvocato Marino Almansi, si porta a casa senza discussioni la bandiera rossa davanti all’arancio di Mazzorbo con Franco Strigheta, al marron di Pellestrina e al rosa di Castello. Tra i giovanissimi infine successo di Davide Peditto e Alessandro Vianello (canarin) davanti al viola di Alessio Chiozzotto e Giovanni Grassi. Applausi per il corteo storico, con la Serenissima, la Dogaressa e le bissone. Il doge, sempre lui da 40 anni Fausto Muta e la regina di Cipro, Marianna Serena. Barche delle società sportive e barche d’epoca, il galeone vincitore dell’ultimo Palio delle Repubbliche a Genova («Ma non ci hanno nemmeno invitato in Machina a vedere le regate», protestano gli atleti). Oganizzazione impeccabile da parte della società Vela diretta da Fabrizio D’Oria e presieduta da Piero Rosa Salva, dell’Ufficio regate con Fulvio Pellegatta, dai cronometristi e dei giudici di gara che hanno dovuto esaminare bene il fotofinish prima di assegnare la vittoria nei gondolini e nei galeoni. Speaker – era il trentesimo anno consecutivo – Paolo Pevorato-.
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