«Sulle grandi navi competenza al sindaco»

Emendamento proposto dal senatore Casson (Pd) per fare in modo che sia il Comune a decidere

VENEZIA. Anche il Parlamento entra in campo per stimolare il Governo ad affrontare e risolvere il problema del passaggio delle grandi navi, a cominciare dal Partito Democratico, con il senatore Felice Casson. Attribuire la ''competenza esclusiva'' per il passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca al sindaco di Venezia per ''ridurre progressivamente ed eliminare il rischio di navigazione, di distruzione di beni culturali e ambientale''. È quanto prevede, appunto, un emendamento a prima firma del senatore Felice Casson, sottoscritto anche dai capigruppo democratici nelle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente di Palazzo Madama, Marco Filippi e Massimo Caleo, e dal presidente della commissione Cultura Andrea Marcucci al decreto del Fare. «Dopo il recente caso - spiega Casson - del pericolosissimo avvicinamento alla riva Sette Martiri presso piazza San Marco della nave-mostro Carnival è necessario prendere urgenti provvedimenti per impedire il ripetersi di simili eventi. Dare al sindaco di Venezia la competenza esclusiva per il passaggio delle navi in quel tratto di Laguna rappresenta la soluzione ottimale». E sulla questione grandi navi a San Marco è intervenuto nella seduta di ieri al Senato il parlamentare veneto del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi, ricordando anche l’interrogazione parlamentare che aveva già presentato il 12 giugno scorso. «Alle 11 del mattino di sabato scorso, a Venezia - ha ricordato Endrizzi - la nave da crociera Carnival Sunshine da 102 mila tonnellate ha sfiorato la collisione con Riva dei Sette Martiri, stringendo verso la banchina un vaporetto pubblico. Casson:«Già il 7 Maggio, al Porto di Genova, abbiamo visto la nave Jolly Nero distruggere la torre di controllo, uccidendo 9 persone. Aveva una stazza di 40.000 tonnellate, meno della metà della Carnival Sunshine, che avrebbe potuto schiacciare il vaporetto come un guscio di noce, con tutte le persone a bordo. “Quel vaporetto non doveva trovarsi lì” ha commentato Andrea Locatello, segretario provinciale di UGL Mare. Ma è la Carnival Sunshine che non doveva trovarsi là. Queste navi stazionano per lunghi periodi con ciminiere fumanti a ridosso del centro storico. Salpano con migliaia di tonnellate di gasolio nei serbatoi. Ma soprattutto mettono a repentaglio un' intera città. Dopo la tragedia della Costa Concordia all'Isola del Giglio i ministri Passera e Clini emanarono il decreto legge 02/03/2012 per vietare i transiti in zone sensibili. Per Venezia istituirono il divieto di transito nel canale della Giudecca, ma posticipandolo alla realizzazione di alternative futuribili.... A un anno e mezzo dal decreto, non abbiamo ancora un progetto chiaro». (e.t.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia