«Sulla Ilnor tocca a Roma» Scattolin chiama Calenda
«Sulla vicenda Ilnor intervenga il ministero in prima persona». Questa la richiesta che il segretario metropolitano del Pd Gigliola Scattolin, nonché consigliere dello stesso partito a Scorzè, ha inviato al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda perché da Roma s’intervenga sull’azienda metallurgica, dopo che la casa-madre Eredi Gnutti Metalli di Brescia ha deciso di spostare la produzione in Lombardia e chiudendo lo stabilimento di via Moglianese dove lavorano 91 dipendenti. Una mossa anche in vista dell’incontro tra le parti in programma nella capitale il 16 maggio per invitare il Governo a farsi da tramite perché salvare l’occupazione.
«L’azienda attorno al 2010» scrive Scattolin ripercorrendo le fasi recenti della vita dello stabilimento «si trovava in difficili condizioni finanziarie - sottolineo finanziarie e non produttive - a seguito di due fattori concomitanti: da una parte gli investimenti fatti negli anni scorsi per potenziare e migliorare i processi di laminazione, scelta che però, alla lunga, si è poi dimostrata vincente. Dall’altra la crescita esponenziale del costo delle materie prime come il rame. Viene perciò rilevata nel 2010 dalla Eredi Gnutti con la prospettiva di un rilancio. Non avviene così. L’azienda secondo i sindacati manca di un vero piano industriale e si privilegia il taglio dei costi. L’1 aprile 2017, tutto il personale dell’azienda rimane a casa, in cassa integrazione straordinaria».
Da qui l’invito a Calenda di farsi carico dell’istanza, perché non basta parlarne solo a livello provinciale o veneto ma serve che arrivi un impulso dagli enti superiori. «A fronte dell’eccezionalità della situazione» continua la missiva del segretario metropolitano «ritengo non siano sufficienti gli strumenti che possono mettere in campo istituzioni locali o regionali, ma è urgente un intervento diretto del Ministero».
Oggi ci sarà una nuova manifestazione davanti ai cancelli della Ilnor, dove gli operai sono in assemblea permanente da più di un mese; da mezzogiorno saranno consegnati dei volantini ai passanti e agli automobilisti e poi ci sarà un pranzo, in mezzo alla provinciale, con la distribuzione di panini. Non ci dovrebbero essere problemi viari, se non qualche attraversamento della strada all’altezza del vicino semaforo a chiamata. All’iniziativa è stato invitato pure il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner.
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