Sul ponte di Rialto parte l’operazione pulizia
Rialto pulito, ci siamo. È partita in questi giorni - con l’arrivo del bel tempo stabile - l’operazione di pulitura dei graffiti e dalle scritte dei writers che deturpano da tempo le facciate dei negozi del ponte di Rialto. Un’operazione finanziata dagli stessi commercianti proprietari di negozi sul ponte, come prevede l’accordo con il Comune, che da parte sua ha già fatto rimuovere graffiti e scritti dalle parti in pietra del manufatto. si è iniziato ridipingendo le parti lignee - infissi e finestre - che si affacciano in direzione del Fontego dei Tedeschi, nella parte bassa del ponte.
Un intervento che non è mai stato messo in cantiere dai commercianti anche nella convinzione che, una volta pulito e ridipinto le parti lignee, i writers sarebbero tornati a colpire.
Ma questa volta, a garanzia che questo non accada più, c’è il sistema di videocamere di sorveglianza già installato dal Comune lungo tutto il ponte e collegato anche con la centrale operativa dei vigili urbani.
Sarà perciò possibile riprendere - e identificare - sia di giorno, sia di notte, gli autori di eventuali vandalismi. Per questo la pulitura va avanti e sarà conclusa nel giro di una settimana, restituendo un’immagine completamente diversa del ponte di Rialto.
Prosegue intanto contemporaneamente sul ponte la prima fase dell'operazione-restauro del ponte di Rialto. che dovrebbe concludersi in un paio di mesi.
Avviatesi una serie di indagini, già finanziate, per avere informazioni più precise, iniziando dalle indagini subacquee sulle spalle del ponte e dalle indagini strutturali per verificare le effettive condizioni statiche della struttura. Già installati dei prismi ottici che serviranno per monitorare la stabilità del ponte e i suoi eventuali sopostamenti.
La "radiografia" dello stato di salute del ponte proseguirà per circa un anno, per lasciare poi il posto al restauro vero e proprio finanziato da Renzo Rosso, il patròn della Diesel, attraverso la sua società Only The Brave srl. In corso l'indagine geotecnica delle fondazioni del Ponte e dei terreni su cui poggia, la durata sarà di circa 3 mesi e si svilupperà in 9 stazioni di perforazione.
A seguire, si avvieranno anche ulteriori indagini necessarie a completare le conoscenze del manufatto, per realizzare al meglio le attività di progettazione del restauro in collaborazione con la Soprintendenza, quali: indagini subacquee, rilievo dei materiali e dello stato del degrado, analisi statica, indagine dei sottoservizi».
Tutti gli interventi, anche quelli preparatori, saranno finanziati dalla società dell’imprenditore vicentino Renzo Rosso, Only the Brave, con circa 5 milioni di euro.(e.t.)
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