«Suicidio frutto della crisi che non passa»
PORTOGRUARO. Cordoglio, ma anche molta rabbia ha suscitato, sia a Lugugnana sia nella vicina comunità di San Michele al Tagliamento, la notizia del suicidio di un muratore oberato dai debiti nel tardo pomeriggio di domenica. Le comunità sono sconvolte, non ci si riesce a capacitare di questa incredibile sequenza di suicidi. Una piaga cui è davvero difficile trovare rimedio nel breve termini. A caldo le reazioni sono state di comprensibile rabbia. A freddo la Confartigianato ha perso posizione. Ieri si è discusso anche di questo suicidio in una riunione programmata da tempo nella sede di via Valle a Portogruaro.
L’ente ha tratto spunto dal tragico avvenimento per effettuare una compiuta analisi del momento che stanno attraversando gli artigiani, siano essi associati oppure no. «Non ci risulta», ha riferito il direttore di Confartigianato Umberto Pizzinato, «che la persona mancata fosse un nostro associato. Tuttavia abbiamo parlato a lungo sia tra di noi, sia con i delegati di Confcommercio e Coldiretti. La situazione resta drammatica sotto tutti i punti di vista».
Pizzinato ha individuato il fulcro del problema. «I messaggi incoraggianti di questo periodo non devono e non possono illudere alcuno», continua, «la crisi non è affatto alle spalle. Ci siamo ancora dentro. Dicono che la ripresa è in atto. Non c’è da fidarsi, non è così. C’è ancora molto da fare. In questo scenario l’economia del territorio resta debole. L’unica cosa che possiamo fare, dopo questo ennesimo suicidio, è esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia. In queste ore c’è molta incredulità tra gli associati. Il 50enne era uno di loro, uno di noi. Un lavoratore, e prima di tutto un uomo, che aveva una famiglia». A Lugugnana e a Portogruaro il 50enne che ha imbracciato il fucile, sparandosi un colpo mentre era al telefono con la moglie, non era molto conosciuto. Aveva continuato invece a mantenere solidi rapporti con la comunità di San Michele. «Siamo sconcertati, non è possibile morire così», dice affranto il sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello, «Voglio incontrare la famiglia per portare la solidarietà della comunità».
Solo un mese e mezzo fa, alla vigilia della pensione, si era tolto la vita un artigiano dipintore di Concordia, nel suo magazzino a Azzano Decimo. In quel caso, oltre ai motivi economici, c’erano anche aspetti familiari che lo tormentavano da tempo. (r.p.)
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