Suem Venezia-Mestre, 90mila interventi per salvare vite
MESTRE. Il personale del Suem 118 è dovuto intervenire quasi 90 mila volte nel corso dell’ultimo anno per assistere cittadini malati, colti da malore oppure coinvolti in incidenti. Una media di 246 interventi al giorno suddivisi nel territorio di competenza dell’attuale Usl 3 Serenissima tra Mestre, Venezia, isole, Miranese, Chioggia e Cavarzere. Un lavoro che trova la sua regia nella centrale operativa di Mestre a ridosso del Terraglio, che ha dovuto smistare oltre 300 mila chiamate.
«È un lavoro ingente e fondamentale svolto da un gruppo coeso e composto da più di 500 tra medici, infermieri, operatori, autisti e piloti solo nel Suem della Usl 3», afferma Paolo Caputo, responsabile del Suem 118 provinciale, «Una attività compiuta con una dotazione che, per la tutta l’Usl, prevede la presenza contemporaneamente in linea di sedici ambulanze di soccorso avanzato, cioè con infermiere esperto, a cui si sommano quattro auto mediche e quattro idroambulanze a Venezia. È un lavoro che aumenta con i potenziamenti fatti in molte parti del territorio nel periodo balneare e in occasione dei grandi eventi organizzati nel territorio e in particolare a Venezia».
Ma soprattutto quello che emerge dal bilancio 2016 è il continuo aumento degli interventi di soccorso richiesti al Suem 118, per i quali non vanno dimenticati i mezzi dell’elisoccorso. Nel 2016 le missioni gestite per i soccorsi primari sono stati 78.126, cui vanno aggiunte le 10.588 missioni secondarie, che portano il totale a 88.694. Nel 2015 furono in tutto 80.170. Nel 2014 furono invece 77.500 e nel 2013 74.033, dunque con un incremento costante dei soccorsi.
Nella suddivisione per territorio, i soccorsi primari del 2016 si distinguono in 24.338 sul territorio di Mestre, Marcon e Quarto d’Altino, dove il Suem 118 lavora in collaborazione con la Croce Verde di Mestre e quella di Marcon; quindi 17.776 missioni nella sola Venezia con la collaborazione dei volontari di Burano e della Croce Verde e, di queste, 3.223 nelle isole di Lido e Pellestrina e 1.636 nell’area di Cavallino-Treporti, con il supporto della Croce Verde locale. Sul territorio di Dolo gli interventi sono stati 7.646, a Mirano 8.156 con la collaborazione dell’ente Cssa, a Chioggia 4.782 e infine a Cavarzere 1.056 con la partecipazione anche qui della Croce Verde.
Nel complesso degli interventi eseguiti, solo il 4% sono poi risultati codici bianchi, mentre quelli rossi (i più gravi) ammontano al 18%. I codici gialli sono risultati invece il 46% e quelli verdi il 32%. Il Suem ha assicurato il soccorso per i codici gialli e rossi nei tempi stabiliti dagli standard regionali.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia