«Sublagunare e Contorta» Costa irrompe all’Unesco

Dura relazione del presidente del Porto all’assemblea dei Comitati privati Il presidente Del Majno: «Noi contrari, priorità i restauri e la manutenzione»
Di Alberto Vitucci

Sublagunare e crociere, perché il turismo non può fermare. E, unica alternativa possibile a San Marco, il canale Contorta. In una platea «ostile», dichiaratamente contro la monocultura turistica e le grandi navi, nel giorno in cui a palazzo Zorzi Comitati privati e Unesco parlano di restauri e manutenzione, ci pensa il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa a gettare il sasso nello stagno. «Venezia non è dei veneziani ma del mondo», dice, «abbiamo una responsabilità. Non è il turismo che è cresciuto, ma le altre attività che se ne sono andate per mancanza di accessibilità». Quanto alle alternative alle navi, Costa ribadisce senza incertezze: «Il decreto parla chiaro, sull’alternativa decideremo noi, Porto, Magistrato alle Acque e Autorità marittima. Non il governo né il Comune perché si tratta di una decisione tecnica. E l’alternativa possibile è il canale Contorta, che consentirà anche di costruire nuove barene e fermare l’erosione». Qualcuno in sala scuote la testa, il presidente dei Comitati privati Umberto Marcello del Majno - ieri riconfermato per altri tre anni con Giordano Zeli come vice - ribadisce la contrarietà dei comitati alle grandi navi a San Marco. Ma il sasso è lanciato.

Ieri giornata conclusiva dell’assemblea annuale dei comitati internazionali, che dal 1966 si occupano di salvaguardia e di restaurare con i fondi privati i monumenti della città. Nel 2013 sono stati 26 i progetti finanziati, per un totale di 470 mila euro. Inaugurato ieri anche il restauro della Sala del Capitolo a San Salvador, con il contributo di Luis Vuitton.

Molto stringato, a differenza del solito, il documento finale dei Comitati. La raccomandazione è quella di «ripristinare meccanismi per incentivare i privati a restaurare». La preoccupazione espressa è quella che molti restauri privati, in particolare di edifici di pregio e palazzi notificati, si blocchino per l’abolizione della fiscalità di vantaggio e degli incentivi. «I restauri sono molto importanti per questa città», ribadisce il presidente. Angela Vettese, assessore alla Cultura e Turismo in rappresentanza del sindaco Orsoni, racconta che «il turismo non diminuirà, perché la crisi interessa solo l’Europa e non la Russia e la Cina». Dunque, «occorre attrezzarsi per distribuirlo in tutta la città». Strumenti efficaci possono essere secondo la Vettese «le mappe digitalizzate».

Ieri a palazzo Zorzi è stato ricordato anche il recente riconoscimento consegnato ai Comitati privati dall’associazione Rotondi. Il premio «i salvatori dell’arte» viene consegnato in memoria del professore che nella rocca di Sassocorvaro riuscì a nascondere tra il 1940 e il 1944, per salvarle dalla guerra, oltre seimila opere di grande valore tra cui la Tempesta del Giorgione e la Pala d’Oro della Basilica di San Marco. Sono stati ricordati ieri anche i restauri finanziati dai vari comitati internazionali. Il comitè francais ha proseguito i lavori negli appartamenti dell’ex Palazzo reale, gli italiani il laboratorio di restauro della Misericordia e il piccolo altare scamozziano e la statua della Madonna con Bambino a palazzo Ducale. La Fondazione svizzera il restauro della cappella dei tessitori ai Gesuiti. Numerosi anche gli interventi degli americani di Save Venice e degli inglesi di Venice in per il Fund, che studiano il prossimo restauro delle opere di Canova nella chiesa dei Frari.

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