«Subito il marchio di qualità per le scarpe»
MIRA. «Tra pochi giorni partirà la stagione di vendita estiva delle scarpe della Riviera del Brenta nei mercati internazionali e finora non è stato ancora identificato l’ente certificatore che serve a far partire finalmente la costituzione del “Marchio della calzatura della Riviera del Brenta. Se non ci si sveglia le scarpe della Riviera dopo i recenti sequestri da parte della Finanza di laboratori clandestini rischiano di essere rigettate dal mercato come merce dal dubbio valore».
A denunciare la questione è Riccardo Colletti segretario provinciale della Filctem Cgil . «Fino ad ora», spiega il sindacalista, «per l’ennesima volta, le associazioni di categoria in primo luogo l’Acrib convocano riunioni per discutere della possibile scelta fra due enti certificatori: la Sgs Italia Spa e Unionfibre, società rinomate a livello nazionale ed estero. Si tratta però solo di una assurdai perdita di tempo. Si deve infatti chiudere al più presto questa fase e passare immediatamente alla fase della realizzazione del Marchio, prima dell’arrivo dell’estate. Acrib sta tergiversando troppo a risentirne potrebbero essere le stesse aziende e di conseguenza i lavoratori impiegati». Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta conta quasi 11 mila occupati e 500 aziende a cavallo fra le province di Padova e Venezia.
Ha collezionato, anche durante il periodo della crisi, dati economici invidiabili. In media i fatturati delle aziende sono cresciuti nel 2014 del 20–30% rispetto all’anno precedente.
La Filtcem Cgil, in questi mesi, ha coinvolto anche i sindaci della Riviera e le altre forze politiche nella lotta alla contraffazione. Il percorso verso il marchio ormai dura da quasi un anno e mezzo.
Per contrastare il fenomeno della contraffazione il Comune di Mira mesi fa ha realizzato un convegno ad Oriago, a cui ha partecipato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che si è fatto proponente di una legge ad hoc.
Alessandro Abbadir
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