«Subito i fondi al Veneto per i danni del tornado»

Movimento 5 Stelle e Lega Nord hanno presentato mozioni distinte alla Camera Critiche dei “tosiani”. Prataviera: «Sarebbe stato più utile lavorare assieme»

DOLO. Sugli aiuti alle famiglie colpite dal tornado che ha devastato alcuni paesi della Riviera del Brenta si apre lo scontro con il governo ma anche tra i deputati veneti.

Tutto è iniziato con due emendamenti presentati da Movimento 5 Stelle e Lega, in cui si chiedevano fondi immediati e “sostanziosi”. Durante i lavori sul decreto Enti locali (su cui il governo ha annunciato la fiducia) il M5S ha chiesto una manovra per Dolo, Mirano e Pianiga. «Io, insieme ai colleghi veneti del gruppo», spiega il deputato grillino Emanuele Cozzolino, «ho presentato tre emendamenti al decreto che propongono l’istituzione di un fondo di 90 milioni di euro da destinare alla ricostruzione, che prevedono la sospensione di una lunga serie di adempimenti tributari e amministrativi come l’esenzione degli edifici danneggiati dall’imponibile irpef, dalla Tasi e dall’Imu, ed infine vi è la proposta di destinare sempre alla ricostruzione i fondi stanziati per il 2015 per il 2 per mille ai partiti politici e non utilizzati, circa 9 milioni di euro. Il tempo per votare queste modifiche c’è e il governo deve assumersi la responsabilità di respingerle solo perché le camere debbono andare in ferie prima dell’8 agosto».

La Lega Nord ieri ha chiesto, con una mozione del deputato Filippo Busin, «subito altri 100 milioni di euro per i danni stimati, un fondo governativo dedicato, sgravi fiscali e misure urgenti per il Veneto funestato da tornado e maltempo». La Lega Nord sollecita un impegno del governo su questi punti. Con la mozione si chiedono al governo, dopo la dichiarazione dello 'stato di emergenzà, «provvedimenti urgenti» per «lo smaltimento dei rifiuti, il ristoro delle spese dei volontari e del lavoro straordinario e l'attivazione delle procedure semplificate per le manutenzioni straordinarie e le ristrutturazioni».

Ma il gruppo “Fare”, cioè i “tosiani” critica la mancanza di coordinamento dei “veneti”: «Lavoriamo assieme, senza divisioni di partito, perché la nostra gente possa ottenere ciò che gli spetta», dice il deputato Emanuele Prataviera, assieme ai colleghi Matteo Bragantini, e Roberto Caon, Patrizia Bisinella, Raffaela Bellot, ed Emanuela Munerato. «Serve una mozione unica - sottolinea Prataviera - che metta Renzi di fronte alle proprie responsabilità». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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