Sub si sposano sott’acqua al largo di Jesolo
JESOLO. La muta di Elisa è stata impreziosita con il tulle, quella di Martino con la cravatta. Il “celebrante” indosserà una fascia tricolore realizzata per l’occasione. Con la muta addosso si presenteranno pure i due testimoni. Al posto della marcia nuziale, i rumori dei respiratori per le immersioni. Non ci saranno invitati con i tacchi alti, né vestiti alla moda e nemmeno addobbi floreali perché l’atmosfera sarà creata dal fondale marino al largo di Jesolo e da un semplice arco con tulle e fiocchi.
Elisa Nicorelli e Martino Pivato di Campocroce di Mogliano hanno deciso di sposarsi sott’acqua, anzi di ri-sposarsi visto che si sono già promessi amore eterno il 12 giugno in municipio con rito civile. Avrebbero voluto che anche la celebrazione ufficiale fosse in mare aperto, ma non è stato possibile. Hanno deciso comunque di non rinunciare al loro sogno, appassionati come sono di subacquea. E così, dopo il rito in municipio e il viaggio di nozze (stanno rientrando in queste ore dagli Stati Uniti), Elisa e Martino hanno deciso di indossare la muta e le bombole e di regalarsi il matrimonio subacqueo, «il primo effettuato nell’Alto Adriatico», spiega Giovanni Alban, responsabile del Centro Sub Treviso e del Diving Nord Adriatico di Jesolo, di cui gli sposi sono soci.
Le nozze sono in programma domenica mattina, condizioni del mare permettendo visto che a ora le previsioni sono incerte. Assieme a Elisa e Martino ci saranno quaranta amici sub. Il gruppo partirà in barca dalla Jesolo Turismo, dove ha sede il Diving Nord Adriatico, e raggiungerà un luogo molto significativo per gli sposi e i soci del Centro Sub Treviso, ossia la “secca Ciano”, una “tegnua” a cinque miglia dalla costa, in corrispondenza di piazza Mazzini, intitolata alla memoria di Luciano “Ciano” Roma, 45 anni di Breda di Piave (Treviso), socio del Centro Sub Treviso morto a marzo 2013 in un incidente stradale.
A celebrare il matrimonio sarà Giovanni Alban. Si immergeranno prima gli sposi con il celebrante e i testimoni, a seguire tutti gli amici, fino a raggiungere la secca a 16 metri di profondità. Per il fatidico “Vuoi tu prendere come sposo...” e l’altrettanto solenne “sì, lo voglio” sono stati preparati dei cartelli così da ovviare all’impossibilità di pronunciare la formula di rito. E ci sarà pure lo scambio degli anelli. Tutto nel silenzio del mare per suggellare un amore e una passione comune, coronando così un sogno che Elisa e Martino coltivavano da tanto tempo. E dopo la cerimonia, come in ogni matrimonio che si rispetti, sposi e invitati brinderanno al Terrazzamare.
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