Su giostre e feste a Mirano si spacca la maggioranza

Conti: «Evitare manifestazioni invasive per l’ambiente» Zara: «Ma la città è un polo d’attrazione per i giovani»

MIRANO. Maggioranza divisa e giunta in imbarazzo. La bufera sulle manifestazioni in città ha l’effetto di un boomerang per la squadra di Maria Rosa Pavanello, con il sindaco costretto a mediare tra i suoi assessori e alla quale molti adesso chiedono di prendere una posizione netta e inequivocabile. L’uscita della civica “Io scelgo Mirano”, che ha invitato la giunta a riconsiderare il matrimonio tra la città e certe manifestazioni giudicate «troppo invasive», come le grandi giostre alla fiera di San Matteo, non è per niente piaciuta al vicesindaco con delega a Fiere e mercati Annamaria Tomaello e neppure all’assessore alle Politiche giovanili Cristian Zara. Ma “Io scelgo Mirano” non retrocede di un millimetro: Luisa Conti e Renata Cibin spiegano di essere state fraintese, ma il succo della proposta, ovvero contenere l’invasività di certe attrazioni, non cambia: «La nostra posizione ha fornito lo spunto a polemiche pretestuose», afferma Conti, «il nostro fine non è allontanare le fiere da Mirano. La questione è che, come l’ultima sfilata dei trattori ha evidenziato, c’è un’escalation di ricerca del “sensazionale” in termini di impatto sulla città, sull’ambiente e sulla salute degli abitanti. Questo deve farci riflettere. Non significa stop alle manifestazioni, ci auguriamo però che si riesca a trovare un modo per evitare eccessi come quello del primo settembre». Cibin aggiunge: «È solo una pretesa di “misura” in quel che si fa. Dev’essere garantito lo spazio e i diritti di tutti. Sul valore delle feste non si discute, nessuno vuole toglierle, ma chiedere installazioni meno invasive non mi sembra scandaloso».

La levata di scudi però comincia proprio dalla giunta: «Se l’evento dei trattori è stato straordinario e non si ripeterà, non vedo perché continuare a far polemica», ribatte la vicesindaco Tomaello, «per quanto riguarda la fiera ricordo a tutti che l’ampliamento della sagra in via Cavin è stato deciso proprio per aumentare l’attrazione dei giovani. Quelle giostre non si toccano, se ci sono dei problemi si guarderà il singolo caso, ma l’impianto va mantenuto». Rincara la dose Zara: «Stiamo facendo un gran lavoro con i giovani, a Mirano Festa dell’agricoltura, Summer Festival e fiera devono rimanere come sono. Si può ragionare sulla miglior collocazione, ma non tagliarle. Mirano ha spazio sia per chi vuole la piazza che il teatro». Pavanello prova a mediare: «Da “Io scelgo Mirano” credo sia partita una provocazione per aprire un dibattito. Sulla sfilata dei trattori sono stata chiara: i disagi ci sono stati e ho preteso garanzie sull’eccezionalità e unicità della manifestazione. Sulla fiera si ragionerà, bisogna aprire un dibattito e ascoltare tutti. Mirano vecchia? Lo è sicuramente per età anagrafica, ma attrae giovani più di qualunque altro Comune e i commercianti qui soffrono meno la crisi che in altre parti, proprio perché la manifestazioni creano attrazione».

Filippo De Gaspari

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