Stupro, le indagini a Cavallino

Già rimpatriata la diciassettenne tedesca drogata con il Ghb e poi violentata
Carabinieri sul luogo dove si trovava la tenda nella quale una bambina di 3 anni e' rimasta ustionata a causa di un incendio ieri notte sulla spiaggia di Roccalumera (Messina). Si chiama Laura Peci, la bambina di tre anni ustionata in seguito a un incendio che si e' sviluppato improvvisamente nella tenda dove si trovava con i genitori che stavano trascorrendo il Ferragosto. ANSA/FRANCESCO SAYA
Carabinieri sul luogo dove si trovava la tenda nella quale una bambina di 3 anni e' rimasta ustionata a causa di un incendio ieri notte sulla spiaggia di Roccalumera (Messina). Si chiama Laura Peci, la bambina di tre anni ustionata in seguito a un incendio che si e' sviluppato improvvisamente nella tenda dove si trovava con i genitori che stavano trascorrendo il Ferragosto. ANSA/FRANCESCO SAYA

CAVALLINO. Una forte e inquietante amnesia ha colto la 17enne tedesca che è stata ricoverata al pronto soccorso di Jesolo e poi a San Donà dopo una notte in cui ha avuto un rapporto sessuale non consenziente. I medici ritengono molto probabile che sia stata drogata, e successivamente violentata, con del Ghb, la così detta droga dello stupro che confonde e annebbia la mente delle vittime. I prelievi di sangue sono stati inviati a un laboratorio specializzato di Pavia dai sanitari del pronto soccorso di San Donà che, con la dottoressa Carolina Prevaldi e il primario Franco Laterza, hanno adottato tutte le cautele riguardo a un caso così delicato che ha distrutto una famiglia in vacanza sul litorale. Gli esami di laboratorio potranno infine stabilire quale tipo di sostanza abbia assunto. I reparti di pronto soccorso si stanno specializzando nell'individuazione di giovani che hanno assunto sostanza stupefacenti di nuova sintesi. Il dato certo è che la 17enne ha avuto dei rapporti sessuali nel corso della notte, prima di essere ricoverata al pronto soccorso.

L'episodio non è avvenuto a Jesolo, come sembrava in un primo tempo, ma sul litorale di Cavallino Treporti, dove si trovava in vacanza con la famiglia. I genitori, quando è tornata a casa in quelle condizioni, trafelata e distrutta, hanno subito temuto il peggio anche perché la giovane non riusciva a ricordare nulla di quanto accaduto. L'hanno dunque portata al pronto soccorso di Jesolo che, dopo il trasferimento a San Donà per tutti gli esami, ha fatto poi una relazione alle forze dell'ordine che stanno indagando per cercare di far luce sull'eventuale violenza subita. Le indagini sono ora in corso da parte dei carabinieri che hanno mantenuto il massimo riserbo. I medici hanno comunque potuto accertare che la giovane, visibilmente confusa, ha avuto un rapporto sessuale che, in caso di somministrazione di droghe, si trasforma sempre in una vergognosa violenza. (g.ca.)

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