Studio con il satellite: Venezia affonda di 2 millimetri l’anno
VENEZIA. La città di Venezia sta continuando ad affondare lentamente, e si inclina verso est. Lo ha scoperto uno studio californiano, basato sui rilevamenti satellitari, pubblicato dalla rivista «Geochemistry, Geophysics, Geosystems». Il problema della cosiddetta subsidenza di Venezia si era fermato, secondo alcuni studi, una volta interrotto il prelievo di acqua potabile dal sottosuolo alla fine degli anni '90. I ricercatori dello Scripps Institution of Oceanography dell'università della California, dell'università di Miami e di Telerilevamento Europa, una società spin off del Politecnico di Milano, hanno combinato misure Gps con quelle da satelliti che utilizzano la tecnologia Insar per verificare eventuali movimenti: dall'analisi emerge che in media la città sprofonda tra 1 e 2 millimetri l'anno, mentre le isole della laguna calano di 2-3 millimetri nella parte nord e 3-4 in quella sud.
Di questo passo, spiega l'articolo, in 20 anni l'area dovrebbe sprofondare di circa 8 centimetri: «L'unione delle misure Gps e satellitari ha catturato i movimenti degli ultimi 10 anni con una precisione impossibile con uno solo dei due mezzi - spiega Shimon Wdowinski, dell'università di Miami - è uno spostamento minimo ma significativo».
Secondo lo studio oltre al movimento verticale l'area della laguna si sposta anche verso est, al ritmo di 1-2 millimetri l'anno: «I movimenti attuali sono dovuti probabilmente a cause naturali che hanno influito sull'area per molti secoli - spiega Yehuda Bock, l'autore principale - la componente principale è quella tettonica, con la placca adriatica che sta scivolando sotto gli Appennini, anche se il compattamento dei sedimenti sotto la città rimane un fattore importante».
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