Studente precipita dal quinto piano dell'albergo durante la gita

Lividi sospetti sul braccio che non sarebbero compatibili con la caduta dello studente del liceo Nievo di Padova, ritrovato dopo che i suoi compagni hanno dato l'allarme perché non era nella sua stanza
Domenico Maurantonio e l'ala dell'hotel teatro della tragedia
Domenico Maurantonio e l'ala dell'hotel teatro della tragedia

PADOVA. Domenico Maurantonio, un ragazzo di 19 anni studente del liceo Ippolito Nievo di Padova, è stato trovato morto domenica dopo essere precipitato dal quinto piano di un albergo, a Milano. Sul posto, intorno alle 8.30, è giunto il 118, che però non ha potuto far altro che constatare il decesso del giovane, in gita scolastica all'Expo di Milano con i compagni di classe della 5^E, piombato all'esterno della struttura alberghiera e morto sul colpo.

Secondo quanto riferito dalla Polizia, che sta effettuando accertamenti sul posto, il giovane è caduto da un mezzanino, un pianerottolo comune, dal quinto piano dell'hotel Da Vinci, un grande complesso che si trova in via Senigallia, in Comasina, nella zona nord della città quasi al confine con Cormano (Milano). Sono stati i suoi compagni di stanza, stamani dopo la colazione, ad accorgersi che non c'era e a dare l'allarme. Dai primi accertamenti lo studente del Nievo, il liceo scientifico e linguistico in centro storico a Padova, non era in cura per problemi psicologici e non ha lasciato biglietti o messaggi d'addio. Non è stata trovata droga e secondo i suoi amici non ne faceva uso. Aveva una vita affettiva e sentimentale serena.

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Tra le varie ipotesi, ancora tutte aperte, si propende per un incidente; ma gli inquirenti, a mano a mano mettono insieme le tessere del mosaico, procedono con sempre maggiore cautela. La ricostruzione della tragedia si presenta complessa: gli investigatori hanno accompagnato in commissariato i due compagni di stanza della vittima, per acquisire ulteriori elementi interrogandoli con più calma. Ci sono aspetti ancora poco chiari  sulla tragedia: non a caso, oltre agli agenti delle Volanti e del commissariato di zona, si sono portati all'albergo anche gli investigatori della Squadra mobile milanese. La polizia ha notato alcune incongruenze sin dal primo sopralluogo; quando poi il cadavere di Maurantonio è stato girato, durante l'ispezione del medico legale, sarebbero stati trovati dei lividi su un braccio che non sarebbero compatibili con la caduta bensì con un contatto, forse la stretta di una mano. Il particolare di per sè non significa che non possa essere stata una disgrazia, ma che forse qualcuno ha preferito non riferire tutto quello che sapeva.



Sul posto, quindi, le indagini proseguono e probabilmente continueranno fino agli esiti dell'autopsia disposta dal magistrato di turno.

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