Nuovo studentato di Ca’ Foscari al Lido, tagliati i posti letto all’ex Caserma Pepe
La discussione in commissione consiliare a Venezia. Progetto rivisto per conservare l’architettura dell’edificio, più spazi comuni dedicati agli studenti. Il nodo affitti brevi

Più spazi per gli studenti, con attività rivolte anche a Iuav e Conservatorio, luoghi dedicati all’imprenditoria dei ragazzi. Il dibattito sullo studentato di Ca’ Foscari all’ex Caserma Pepe al Lido entra a gamba tesa in commissione consiliare. Se i consiglieri di opposizione chiedono rassicurazioni sul fatto che nel periodo estivo i 207 posti letto non vengano destinati a locazione turistica ma restino sempre a disposizione degli studenti, emergono maggiori dettagli sul progetto.
«Abbiamo rinunciato ad alcuni posti letto per mantenere il più possibile elementi originali della struttura, come il corridoio al piano superiore», spiega Tiziano Pompele, dirigente di Ca’ Foscari che ha seguito dall’inizio il progetto, «il piano terra ospiterà i servizi, comprese sale studio e uno spazio bar e mensa, nella parte a sud che era già stata rimaneggiata nel tempo, mentre nella parte nord verranno mantenuti i soffitti a volta originali. L’obiettivo è terminare i lavori entro il settembre 2028».
Di fatto, verrà cambiata la classificazione urbanistica dell’edificio, ma per poter procedere con il progetto - l’ex caserma è demaniale e c’è già il placet del ministero della Cultura - serviranno due varianti urbanistiche: una per l’aumento della frammentazione delle camere, l’altra per realizzare una vetrata trasparente nel portico al piano terra. Sempre al piano terra, ci saranno 14 alloggi per i ragazzi con problemi di deambulazione.
Poi ci sono due spazi, le casermette, che verranno dati dal Comune: qui la progettazione avverrà in un secondo momento, ma sono previsti spazi per le attività degli studenti, anche dello Iuav e del Conservatorio, così come culturali o imprenditoriali sempre dei ragazzi.
«Se l’obiettivo è favorire una popolazione stabilmente dimorante, chiederemo rassicurazioni perché d’estate non vengano ospitati turisti», afferma Marco Gasparinetti (Terra e Acqua), «poi lo spazio ora viene utilizzato come deposito masegni, che fine faranno?». Pompele sottolinea che sui masegni si deciderà in un secondo tempo: «Intanto procediamo con le indagini ambientali e diagnostiche, poi partiremo con i lavori dopo la gara per individuare le imprese». Sulla questione locazioni turistiche, rassicura l’assessore all’Università Paola Mar: «Vigileremo sul fatto che non succeda, siamo attenti a questo tema».
La commissione è aggiornata a venerdì 11 aprile con l’audizione del prorettore di Ca’ Foscari Antonio Marcomini.
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