Strutture turistiche, ecco il portale per contarle

Mappa con alberghi, bed and breakfast e appartamenti. I cittadini possono segnalare gli abusivi. Finanza e vigili continuano i controlli incrociati
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 04.10.2014.- Turismo San Marco, Pic-nic Piazza San Marco, Turismo Ponte di Rialto.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 04.10.2014.- Turismo San Marco, Pic-nic Piazza San Marco, Turismo Ponte di Rialto.
VENEZIA. «Non abbiamo finito i controlli. È in corso una nuova attività di controllo sulla regolarità delle strutture e sulle transazioni effettuate per le compravendite. Spesso non sono rintracciabili perché fatte su server esteri. Stiamo intensificando la nostra azione anche per un effetto di deterrenza».
 
Così il generale Alberto Reda, comandante della Guardia di Finanza di Venezia, ha spiegato ieri l’efficacia dei “controlli incrociati” effettuati con anagrafe tributaria, vigili urbani e siti Internet per la lotta all’abusivismo nel settore turistico. Occasione, la presentazione del nuovo portale Sit.Ids sull’imposta di soggiorno, da ieri visibile sul sito del Comune. Strumento di grande importanza per localizzare in tempo reale le strutture ricettive della città registrate all’Ufficio Tributi del Comune.
 
«È il primo strumento del genere in Italia», dice entusiasta l’assessore ai Tributi Michele Zuin, «prodotto fatto in casa, a costo zero, dai nostri uffici Tributi in collaborazione con i vigili urbani e la Guardia di Finanza. Tutte le attività ricettive sono state geolocalizzate sulla mappa, e questo ci consente di monitorare tutte le strutture alberghiere ed extralberghiere della città». Le strutture registrate sono 5380, e proprio da quelle “conosciute” partiranno i controlli.
Il nuovo portale consente anche ai cittadini di segnalare locazioni abusive di cui venissero a conoscenza. «Se uno scopre un affittacamere abusivo sul proprio pianerottolo», dice Zuin, «e vede che l’attività non è registrata nel portale, più inviare la segnalazione, firmata o anonima». Uno strumento per recuperare l’evasione dell’Iva e dell’Imposta di soggiorno. Ma anche per “mettere ordine” in un settore diventato una giungla. «Non vogliamo impedire l’esercizio d’impresa», precisa Zuin, «ma pretendiamo che chi lo fa intanto paghi e sia in regola. Non servirà però solo al fisco e al Comune, ma anche agli stessi turisti, che a volte i vedono segnalare qualità inesistenti dell’alloggio dove finiscono».
 
«Bartolomeo Colleoni non aveva questa mappa», scherza il comandante dei vigili Marco Agostini, «altrimenti non avrebbe confuso Piazza San Marco con la Scuola di San Marco. Promessa della Serenissima di edificargli la statua equestre «a San Marco». Ma non in Piazza, in campo San Giovanni e Paolo davanti alla Scuola di San Marco. 
 
«In questo modo si tutela la concorrenza leale», continua Agostini, «e si fanno emergere gli abusi». Quanto ai numeri, il comandante nega che siano molti di più di quelli ufficiali per la mancanza di controlli. «Nel 2016», dice, «abbiamo controllato 1547 attività di locazione turistica su 3300, quasi la metà del totale». Reda ha sottolineato l’impegno della Finanza sul fronte della legalità turistica. «Un fronte che riguarda i trequarti del Pil veneziano», dice il generale, «noi cerchiamo di dare il massimo per evitare che questa diventi una città museo. Abbiamo in corso controlli sul fronte dell’evasione, non ultimo il sequestro di un palazzo in Canal Grande, della contraffazione e dei trasporti, dell’abusivismo».
 
La mappa riguarda l’intero il territorio comunale, compresa la terraferma e le isola. I pallini gialli, i più numerosi, mostrano gli edifici adibiti a locazione turistica, i viola gli alberghi, i rossi le strutture ricettive extralberghiere. Puntando il cursore su un pallino identificato appare la schermata con i dati della struttura, ma anche la ragione sociale dei proprietari, quasi sempre società. La tipologia dell’esercizio, le stelle (se albergo), il tipo di autorizzazione avuta. «C’è il diritto sacrosanto degli imprenditori di fare locazione turistica», dice il sindaco Brugnaro, «ma questo deve essere fatto nella massima trasparenza, per gli ospiti e i cittadini. Rispettando le regole e gli adempimenti ficali. Noi andiamo avanti in questa direzione e questo strumento, il primo del genere in Italia, sarà molto importante». Più difficile insomma agire nell’illegalità. O aprire bed and breakfast e affittacamere, locazioni turistiche e stanze in affitto che sfuggano al fisco e al Comune. Nella mappa con tutte le strutture geolocalizzate sarà facile verificare se le strutture siano autorizzate oppure no. Il sistema viene aggiornato alle 24 ore precedenti la consultazione.
 
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