Stroncato da un tumore ristoratore muore a 43 anni

Mira. Marco Gallo gestiva assieme alla famiglia l’omonima locanda ad Arino dove oggi si terranno i funerali. Il padre: «Mio figlio è sempre stato un grande lavoratore, non si è mai arreso al male»

MIRA. È morto, stroncato da un tumore, Marco Gallo ristoratore 43enne di Gambarare, che gestiva con la famiglia, una locanda– trattoria ad Arino di Dolo. L’uomo era conosciutissimo sia a Gambarare dove aveva la residenza, in via Ca’ Griguolo che ad Arino di Dolo, dove era domiciliato in un monolocale da qualche anno, vicino alla locanda di famiglia, con la compagna Patrizia.

A raccontare chi fosse Marco, è direttamente il papà Giuseppe, conosciutissimo a Mira per essere stato nei decenni scorsi titolare di tre pescherie in paese la “Locanda Gallo”, in via Cazzaghetto.

«Marco è sempre stato un gran lavoratore», spiega il papà Giuseppe straziato per la morte del figlio. Ha lavorato nelle nostre pescherie e poi nel ristorante che abbiamo aperto. Qualche anno fa, ha scoperto di avere una brutta malattia, ma grazie a cure immediate ed efficaci sembrava averla superato quel difficile momento brillantemente. Poi la malattia si è ripresentata, ma Marco non si è mai perso d’animo e ha lottato come un leone insieme alla compagna Patrizia, che lo ha sempre sostenuto nei momenti di difficoltà».

La “Locanda Gallo è una trattoria che propone alla clientela menù a base di pesce, un locale che nel giro di qualche anno si è fatto davvero un buon nome sia in Riviera che nel resto della regione.

«Marco», spiega il papà Giuseppe, «non ha mai voluto lasciare il posto di lavoro. Fino a qualche tempo fa, per non andare incontro a sforzi e complicazioni si occupava con grandissima diligenza di tutte le pratiche burocratiche collegate alla gestione della ditta. Poi, nell’ultimo mese e mezzo, la situazione clinica si è complicata ed è stato necessario un suo ricovero. Alla fine, giovedì, è spirato alla casa Nazareth di Mestre. Un ringraziamento va a tutti i medici che hanno prestato le cure a mio figlio».

Papà Giuseppe ricorda come il figlio fosse un grande appassionato della Juventus dal punto di vista calcistico.

«Appena poteva», ricorda il papà, «organizzava con gli amici delle serate in allegria per guardarsi le partite della squadra del cuore che lo appassionavano».

Marco Gallo lascia il papà Giuseppe, la mamma Lina, la sorella Alessandra, il cognato Natalino, la nipotina Matilde, gli zii e le zie i cugini i tantissimi amici.

I funerali si terranno nella chiesa di Arino di Dolo questa mattina alle 10, 30. La salma arriverà dal Centro Nazareth di Zelarino a Mestre. Dopo l’estremo saluto verrà sepolto nel cimitero di Gambarare di Mira.

Sicuramente saranno in tanti a dare l’estremo saluto a questo ristorante, morto troppo prematuramente.

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