Stroncato da un aneurisma a 45 anni
MIRA. Muore a 45 anni dopo due settimane da un grave malore che aveva colpito sul luogo di lavoro, la Speedline di Santa Maria di Sala, a causa di un aneurisma cerebrale. Questa la tragica fine di Denis Serena, di 45 anni, che abitava con la moglie Gioia Boscolo, dirigente del settore anagrafe del Comune di Mira in via del Castagno a Mira.
Sulla sua morte i sindacati chiedono all’azienda chiarezza. L’uomo – benvoluto e amato da tutti a Mira e a Mirano, di cui era originario, aveva accusato un malore lo scorso 22 giugno. Subito è stato soccorso dai compagni e subito si è capito che la situazione era gravissima. Dall’ospedale di Mirano, Denis era stato portato immediatamente all’ospedale di Padova dove dopo un intervento alla testa è stato messo in coma farmacologico dai medici ed era ricoverato nel reparto di Rianimazione. I medici avevano spiegato ai famigliari che la situazione era critica. Nonostante la grande forza di volontà alla fine però, lo scorso 5 luglio, Denis non ce l'ha fatta.
«Denis», spiega la moglie Gioia, «era un marito premuroso e un papà encomiabile. Per la sua famiglia non si è mai risparmiato. Sapeva da anni di soffrire di una grave malformazione delle vene della testa, ma ha sempre voluto, fin da quando sono apparsi i primi segnali del problema, affrontarlo come sapeva sempre fare lui con tanto coraggio e con il sorriso sulle labbra».
Denis, per il figlio di 9 anni Gabriel, era un papà speciale: «È riuscito a trasmettere tutti i grandi valori», spiega la moglie Gioia commossa, «in cui credeva e anche le tante passioni che aveva, come quella per il collezionismo. Ho ricevuto in questi giorni tanto affetto da amici e parenti quando hanno saputo della scomparsa di Denis e di questo sono grata a tutti».
La notizia della morte di Denis però nel sindacato ha prodotto qualche perplessità: «C’è da fare chiarezza», spiega per la Fiom Cgil il funzionario Michele Valentini, «se il lavoro che faceva Denis era compatibile con la sua patologia. Non era meglio evitargli ogni sforzo fisico? Non era meglio forse fargli fare l’impiegato?».
Una risposta arriva dalla dirigente del personale della Speedline, Maria Bottacin: «Dei problemi fisici di Denis Serena», spiega, «eravamo a conoscenza da tempo. La decisione su quale fosse la sua mansione più adatta era stata presa come previsto dal medico di fabbrica. Faceva una turnazione particolare, cioè dalle 11 alle 19, pensata per evitargli ogni tipo di stress. Non guidava i muletti. Lui stesso non ci aveva mai chiesto di fare l’impiegato. Siamo profondamente colpiti da quello che è successo e saremo in tanti domani (oggi) a dargli l'ultimo saluto». L’uomo lascia la moglie Gioia, il figlio Gabriel, la mamma Antonietta, il papà Mirco, la sorella Manola e tanti amici. I funerali si tengono oggi alle 16 nel duomo di Gambarare. Dopo l’estremo saluto sarà portato al cimitero di Spinea per la cremazione.
Alessandro Abbadir
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