Stroncata dal male in pochi mesi Muore a 52 anni nota architetta e artista

Laura Simonetto aveva anche insegnato e tenuto mostre come pittrice e scultrice. Lascia nel dolore la madre e due fratelli. I funerali si terranno giovedì 7 alle 15.30 in Duomo

SAN DONA'. L’ultima notte non è passata e così non ha più visto l’alba. Laura Simonetto, 52 anni, architetta, si è spenta lunedì, dopo una breve lotta contro la malattia che per una volta, l’ultima, l’ha vista soccombere e soffocare per sempre la sua solarità ed energia. Ma il ricordo, lo spirito di Laura resterà tra i tanti amici, colleghi, ex alunni che hanno potuto conoscerla anche come insegnante e guida. I funerali saranno celebrati giovedì 7 alle 15.30 nel duomo cittadino per l’ultimo commosso saluto.

Laura se ne è andata in silenzio, nel rispetto di una riservatezza che l’aveva sempre caratterizzata. Sempre vicina in questi mesi, la mamma Elda con i due fratelli Piergiuseppe e Walter a lei tanto attaccati. Una famiglia unita dopo la morte del papà, così legato alla figlia, ormai diversi anni fa. Laureata a Venezia in architettura, Laura era stata un’intellettuale a tutto tondo. Eclettica nella sua professione di architetto, contrassegnata dal gusto e l’esperienza, votata all’insegnamento, altro lavoro nel quale aveva profuso impegno e passione in tanti istituti superiori della città. E poi artista, pittrice e scultrice con diverse mostre ed esposizioni in tutto il Veneto, in particolare tra Venezia e Treviso che frequentava con maggiore assiduità.

Il suo stile mai banale o scontato si era distinto soprattutto nei grandi lavori, gli arredi di locali pubblici e conviviali, ma anche le abitazioni che aveva concepito con un gusto molto personale e seduttivo. Ma di lei resterà soprattutto il ricordo di una straordinaria voglia di vivere, di stare in compagnia di amici, di conoscere nuove persone e luoghi. Amava tanto viaggiare e in ogni paese, in Italia come nel mondo, aveva saputo cogliere ispirazione per il suo lavoro e la sua vita quotidiana. La piange una generazione di sandonatesi che ha vissuto intensamente la propria città, i locali, i suoi protagonisti. Lei si era spostata, per lavoro e per svago, tornando sempre a casa dalla famiglia e gli amici di sempre. Gli stessi che in questi giorni stanno cercando di accettare la sua morte che sembra ancora impossibile.

L’hanno salutata a modo loro, con una dedica, un pensiero sul suo profilo Facebook. La notizia improvvisa e inaspettata della sua scomparsa ha toccato profondamente gli amici più intimi, ma anche chi l’aveva solo conosciuta, ammirandone la battuta sferzante e l’amore per la vita che mai l’ha abbandonata, fino all’ ultimo respiro.

 

 

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