Striscia “pizzica” sette gondolieri
Altri sette gondolieri «beccati» da Striscia la Notizia. Esattamente un anno dopo, riecco le truffe ai turisti. Corse salate, tempi minori di quelli dichiarati sulle tariffe esposte negli stazi. Nuovo ciclone in arrivo sui gondolieri. Perché i ragazzi terribili di Moreno Morello hanno colpito ancora. Mescolati tra i turisti dell’ultimo giorno di Carnevale, ma con le telecamere accese, hanno immortalato una decina di casi da Consiglio di Disciplina. Un raid a sorpresa, come nello stile della trasmissione satirica che già altre volte ha compiuto incursioni in città sui servizi pubblici. Obiettivo, stavolta, i traghetti del Carbon a Rialto e di Santa Sofia. Filmati che parlano chiaro, e che saranno trasmessi con ogni probabilità già stasera alle 20.45 dopo una laboriosa opera di montaggio.
Si vede un gondoliere che chiede al cliente 160 euro per 42 minuti di corsa. Un altro applica la tariffa (80 euro), ma per un giro che dura soltanto 25 minuti invece dei 40 previsti. Cento euro (invece di 80) per 41 minuti. Niente di clamoroso rispetto al caso che l’anno scorso fece il giro del mondo. Ma la conferma che nonostante la maggioranza dei gondolieri sia onesta e applichi le regole, le «mele marce» ci sono ancora. Visibile ieri l’amarezza nei volti dei gondolieri dello stazio.
«La maggioranza di noi fa il suo lavoro onestamente», dice un giovane, «evidentemente occorrono regole ancora più severe. Non ci facciamo una bella figura nel mondo, e pochi disonesti gettano fango su tutta la categoria». Eppure lo scorso, anno, all’indomani della trasmissione di Striscia, il presidente dei bancali Aldo Reato aveva annunciato provvedimenti severi. Nuove regole e tariffe esposte, vigilanza più serrata. Lui stesso personalmente aveva controllato nei giorni di Pasqua che le tariffe fossero applicate. «I gondolieri sono consapevoli della responsabilità che hanno», aveva dichiarato. Adesso ci risiamo. Nel servizio di Striscia andrà in onda anche un’intervista a Reato. Morello, che ha colpito sullo stesso luogo esattamente un anno dopo, non vuol fare dichiarazioni e invita guardare i filmati. Si dice anche lui «molto dispiaciuto» per aver trovato, a un anno di distanza, una situazione non molto cambiata. Iniziativa, quella di Striscia, che sicuramente farà discutere. L’anno scorso la polemica andò avanti per mesi, e non soltanto sulla stampa locale. Se errare è umano, perseverare diabolicum. E se le accuse saranno provate, ai colpevoli di truffa, uomini avvisati da tempo, potrebbero anche essere rifiutate le attenuanti.
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