Strigheta, mito della voga E Burano entra nella storia

Ieri nell’isola riunione dei campioni di ieri e di oggi per ricordare Albino Dei Rossi vincitore di 14 Regate Storiche. I figli Franco e Bruno riuniscono D’Este e Vignotto
Di Alberto Vitucci

La storia delle regate riunita in una stanza. I re del remo, i campioni di ieri e di oggi, le giovani promesse. Per un giorno senza polemiche e uniti in nome della tradizione. Il miracolo lo hanno fatto Franco, Bruno e Mario Dei Rossi, figli di Albino “Strigheta” detto Gigio. Per ricordare il grande campione nel decennale della sua scomparsa hanno riunito a Burano, nel ristorante “da Romano”, le vecchie e le nuove glorie. I “re del remo” Palmiro e Bepi Fongher, e poi Bruno Bastasi, Giuseppe Stella da Pellestrina. Giuseppe Schiavon “Bufalo”, Panna e Burielo, Mario Ciaci. E i campioni in carica: gli eterni rivali D’Este e Vignotto, i fratelli Busetto, Graziano Seno e Fabio Zane. Nel piccolo tempio della tradizione che è il ristorante “da Romano”, tra bandiere e foto d’epoca, è stata allestita una mostra con immagini in bianco e nero degli anni Sessanta e Settanta. Quando il Canal Grande scoppiava di barche e di veneziani, le regate erano ancora un mito da difendere e uno sport diffusissimo.

Leggende e aneddoti. Per ricordare quel campione dall’aria gentile e furba, vincitore di 14 bandiere rosse nei gondolini, record assoluto che detiene ancora oggi insieme a Sergio Tagliapietra “Ciaci” e Bepi Fongher. Strigheta era forse il gondoliere più famoso al mondo, aveva portato a San Marco in gondola papi, re, attori e principesse. Per questo Aldo Reato, presidente dei bancali, ha voluto consegnare ai figli di Strigheta, Franco e Bruno, anche loro campioni del remo, una targa ricordo. Orgoglio ben vivo e qualche lacrima da gente che ha fatto la storia delle regate. Gare epiche che tutti ricordano per fotogrammi. Con un omaggio sincero ad Albino detto “Gigio”, uno dei più forti campioni di tutti i tempi. Eppure il suo fisico era minuto, la forza relativa. Strigheta ha creato l’arte della vog, tecnica raffinata che poteva battere anche campioni molto più forti e titolati. Abilità e furbizia, ma anche intelligenza nello scegliere sempre il compagno giusto. Prima Marcello Bon “Ciapate”, poi Bastasi, Stella, Ciaci, Fravega, Badan e Rino Capon.

In mattinata la Vogaepara ha organizzato una regata mista in memoria del mitico “Gigio”. Primo posto a Veronica Dei Rossi e Andrea Ortica, davanti a Busetto-Sustin, Elisa Costantini e Matteo Zane, Erika Zane e Marino Almansi, segretario dell’associazione regatanti e più anziano in gara. Matteo e Erika, per la cronaca, sono figli di Fabio Zane, gondoliere e campione dei gondolini. Nuove leve che puntano a seguire, tentando almeno di imitarlo, il grande esempio di Gigio Strigheta.

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