Strade rotte e poca luce a Piovini monta la rivolta

Chioggia. Protesta dei residenti della frazione: «Lettere al Comune senza esito» Allarme anche per i continui furti nelle case dovuti alla scarsa illuminazione
Di Elisabetta B. Anzoletti

VALLI. Strade dissestate, ponte pericoloso con rampe che cedono, tubi del gas volanti e illuminazione insufficiente.

A protestare sono i residenti della zona nord di Valli e di Piovini, stanchi di segnalare al Comune e agli enti competenti contesti che necessitano di manutenzione che garantirebbe più sicurezza a chi vive nella parte di frazione bagnata dal Novissimo. La condizione di dissesto delle strade parte da via Montalbano e arriva fino alla zona dei Piovini. «Sembra di essere su delle mulattiere», spiega Ruggero Viale del comitato civico della frazione, «la strade sono sconnesse, piene di buche e di conseguenza pericolose. La situazione peggiore riguarda il ponte sul Novissimo dove le rampe stanno cedendo. Ci sono crepe evidenti e i cigli sono scivolosi. La strada è stretta e non riescono a passare due auto contemporaneamente, una deve per forza fermarsi. Peraltro sul ponte passano gru, escavatori, autoarticolati e non esiste una segnaletica che indichi la portata massima, temiamo che prima o poi possa succedere qualche incidente grave. Una situazione di estrema pericolosità anche per i pedoni che proprio sul ciglio sono costretti a camminare». Nelle vie Novissimo e Ponte Vecchio sono stati fatti degli allacciamenti del metano nel 2002-2003 che ovviamente hanno provocato anche la rottura delle strade. «Dopo 12 anni le due strade non sono ancora risistemate», spiega Viale, «dopo l’inserimento dei tubi di gas, pezzi di asfalto sono stati rotti, ai bordi le strade sono sgretolate e alcuni fossati sono rimasti ostruiti. Abbiamo chiesto all’ufficio lavori pubblici di riasfaltare e ieri, dopo continui solleciti, sono venuti a rattoppare qualcosa, ma è chiaro che sulle tubazioni del metano non possono intervenire. Abbiamo un tubo rosso ad esempio che esce sull’argine e su cui nessuno interviene».

Ma le buche non sono il solo problema. La sicurezza è compromessa anche dall’illuminazione che i residenti ritengono insufficiente. «I lampioni sono pochi e le lampadine fanno poca luce», precisano i residenti, «alla sera la viabilità diventa ancora più difficile senza contare che il buio agevola i furti e i tentativi di scasso che nell’ultimo periodo sono aumentati. Nelle abitazioni di via Novissimo e Ponte Vecchio ci sono già stati raid dei ladri». I residenti hanno paura a rientrare di sera nel timore di trovare le case svaligiate o peggio ancora di trovare qualcuno dentro. Fobia che stanno vivendo anche i residenti della zona sud dove è continuo il tam tam tra chi nota passaggi strani o ripetuti di auto di sera. «La petizione e le proteste per il semaforo hanno prodotto risultati», spiega Viale, «ora speriamo che anche la strade trovino attenzione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia