«Strade invase dai rifiuti Basta, servono telecamere»
MARGHERA. L’area di Marghera che gravita attorno alla zona industriale e a via Fratelli Bandiera continua ad essere considerata area degradata e in condizioni di abbandono al limite del sostenibile. Ma gli abitanti ora chiedono alle autorità competenti di intervenire, soprattutto per evitare la piaga ormai costante dell’abbandono indiscriminato di sporcizie.
Le condizioni di via Fratelli Bandiera e delle sue laterali nell’area che porta alla zona industriale sono da tempo ormai sotto i riflettori di Marghera per un abbandono che gli abitanti giudicano ormai intollerabile. Negli ultimi giorni sono aumentate in maniera considerevole le richieste a Comune e Municipalità di intervenire, spesso corredate di esplicita documentazione fotografica. Nelle foto, tra rifiuti lasciati ai lati dei cassonetti ed edifici abbandonati e lasciati in balìa di sbandati, via della Tecnica, della Fisica e praticamente tutte le altre laterali di via Bandiera appaiono come un “manifesto” dell’inciviltà. «Ormai siamo il simbolo del degrado di Marghera», dicono gli abitanti della zona nella loro protesta via internet. «Animali molesti, zanzare e topi, attirati dallo sporco che resta per terra per giorni, parcheggi selvaggi, poiché i camion che qui non possono circolare parcheggiano comunque per tutta la notte e a loro volta abbandono i rifiuti per terra e ogni sera episodi che fanno a tutti ricordare il motivo per cui questa zona è famosa».
Da Veritas arriva intanto la conferma delle difficoltà: «Tre volte a settimana, prima degli interventi di normale pulizia delle strade, passiamo a cercare di ripulire le zone dell’area industriale. Purtroppo ogni volta ci troviamo di fronte agli abbandoni di materiale vario e a volte anche pericoloso per la salute. Quello che possiamo raccogliere noi lo tiriamo su, ma per parte del materiale, per il quale esistono regole specifiche, dobbiamo rivolgerci a ditte esterne, con aumento dei tempi e aggravio dei costi».
«Via della Tecnica, della Fisica, dell’Elettricità e via Pacinotti», spiega il delegato della Municipalità Carmine Montefusco, da sempre in prima linea per combattere la piaga dell’abbandono dei rifiuti, «sono aree in cui, per lo scarso controllo, ognuno pensa di poter fare quello che vuole. A mio parere, bisognerebbe controllare da dove provengono questi rifiuti, in quanto il dubbio è quello che non siano prodotti da privati, quanto da aziende che cercano di farla in barba alle norme di riciclaggio. Quello che servirebbe ora è un maggiore controllo, magari tramite l’installazione di telecamere accanto alle aree di raccolta rifiuti. Anche perché le spese aggiuntive, come sempre purtroppo accade, le paghiamo tutti noi».
Massimo Tonizzo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia