Strade colabrodo a Mestre, l’ira dei residenti

Numerose proteste per i cantieri della fibra ottica. Zaccariotto: «Verifichiamo e sanzioniamo»

Mestre. Ancora segnalazioni di strade lasciate malconce dopo il passaggio dei cantieri di posa della fibra ottica. L’ultima segnalazione è di Cesare Cappello che invia alla nostra redazione le foto della strada rattoppata, in direzione della stazione ferroviaria. «Hanno messo della malta e l’hanno coperta con cemento a freddo. Un lavoro peggiore non si poteva fare. Ma lo sanno in Comune che queste ditte fanno questi lavori così? Stanno massacrando le strade» si sfoga il cittadino. E non è il solo. Nei mesi scorsi dossier con tanto di fotografie sono stati inviati in Comune sia dalla Municipalità di Marghera che da quella di Mestre centro, con l’invito ai tecnici comunali di fare la voce grossa con le tante aziende impegnate nei cantieri della fibra in città - un affare da milioni di euro - di ripristinare al meglio i manti stradali. Quello di via Piave, insomma, è solo l’ultima di una lunga serie di segnalazioni.

Non è affatto il primo caso. Dalle strade della terraferma alle calli del centro storico sono numerose le segnalazioni che sono arrivate anche agli esponenti della giunta Brugnaro, dall’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto al consigliere delegato alla Smart city, Luca Battistella che sta tenendo il conto delle situazioni più gravi su cui intervenire.

Da Venis, la società partecipata del Comune che si occupa di reti e internet, ricordano che Tim e Enel, tra le più attive nei cantieri per la fibra in città, hanno stilato dei protocolli con il Comune che prevedono interventi di sistemazione delle strade. Tema che torna anche nelle parole dell’assessore Zaccariotto a cui abbiamo chiesto lumi sulla sorveglianza da parte del Comune. «La sorveglianza c’è e abbiamo in questi mesi già inviato sei lettere di contestazioni per interventi a cui non hanno fatto seguito i dovuti ripristini. Ma le segnalazioni vanno sempre verificate con attenzione perché spesso le ditte posano un manto provvisorio per poi tornare a stendere quello più resistente. Abbiamo un responsabile unico di procedimento nominato appositamente per queste verifiche e il Comune ha anche la possibilità di avvalersi sulle cauzioni contrattuali versate dalle imprese» spiega l’assessore ai Lavori pubblici che precisa che al di là delle contestazioni, a cui hanno fatto seguito subito interventi di ripristino, non ci sono stati casi di interventi di sistemazione non fatti. Ma i cittadini rimangono vigili perché spesso le canalette dei lavori di posa della fibra, sistemate alla meglio, in attesa di cantieri per interventi risolutivi, diventano un problema per il transito, per esempio, di bici e motorini. E anche in centro storico non si contano, oramai, le segnalazioni.

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