“Storie di Bottiglie”. I ragazzi si danno l’allarme sull’abuso di alcol
VENEZIA. Ha rotto il ghiaccio raccontando di come si vive in una famiglia con un genitore alcolizzato e tossicodipendente, davanti agli occhi sgranati di tanti coetanei. Non ha ceduto all’intensità dell’argomento, descrivendo cosa sono i gruppi di mutuo aiuto e a chi sono rivolti.
Così ieri mattina, al Liceo Artistico «M. Guggenheim» di Venezia, Francesca (nome inventato) ha portato la sua testimonianza prima che venisse proiettato in aula magna il video «Storie di Bottiglie». Il corto di animazione, tenutosi negli scorsi mesi nella sede del Liceo di Mestre, è il risultato di un corso di video promosso dall’Associazione Zonta di Venezia. Il tema era quello della dipendenza da alcolici, molto diffusa tra i giovani. A introdurre il filmato erano presenti la preside Isabella Albano, la portavoce dell’assessora Tiziana Agostini Marianna Bonso, la presidente dell’Associazione Zonta Maria Antonietta Gusman, la presidente del Videoconcorso «Francesco Pasinetti» Anna Ponti e il direttore, nonché professore di lettere nel Liceo, Andrea Martini.
«Da quando ho 4 anni», ha proseguito Francesca, «partecipo a dei gruppi rivolti ai familiari in cui non ci sono psicologi, ma ci aiutiamo tra di noi confrontandoci con le nostre esperienze. Chi non conosce sulla propria pelle questa situazione non può capire. Senza questi gruppi non sarei stata capace di vivere con mio padre. Vorremmo andare nelle scuole per sensibilizzare questo tema con un gruppo di due alcolisti e altri familiari».
Bisogna riconoscere che chi è andato a parlare ha dato prova di grande coraggio e sensibilità, come un’altra studentessa che ha raccontato di aver fatto un incidente in auto perché chi guidava era ubriaco: «Per fortuna ci è andata bene, ma chi guida non deve assolutamente bere anche perché se succede qualcosa rimane sulla coscienza tutta la vita». Anche altri hanno riportato storie di incidenti, avvenuti a familiari e ad amici.
Di incidenti si parla anche nel video di animazione, fatto da studenti e diretto dalla cantante dei Grimoon Solenn Le Marchand, che verrà diffuso dal Comune nelle scuole come punto di partenza per un dibattito. Il video proiettato racconta il problema dell’alcol visto dalla parte delle bottiglie che si ritrovano a volte a «essere usate in un solo colpo per poi essere abbandonate» e si può vedere su You Tube. «La ricerca genera ricerca», ha concluso la preside, soddisfatta degli studenti, «e questa scuola è un luogo deputato a generare passioni». In attesa di vedere chi ha vinto il Concorso Pasinetti, ancora aperto fino al 14 aprile (www.festivalpasinetti.it), prosegue il corso gratuito su come realizzare un video nella sede del Liceo di Mestre: ci sono ancora posti, tenendo conto che si è arrivati alla spiegazione di come usare il programma «Final Cut», info 3407200798. Intanto un’altra associazione si è fatta avanti, la Soroptimist di Venezia, chiedendo che si realizzi un video sullo spreco, oltre a quelli già in programma sul Parco Laguna.
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