Stop alle biciclette per i turisti divieto operativo, nessun cartello

È già formalmente operativo il divieto, sancito dall’approvazione del nuovo regolamento in Consiglio comunale, per i turisti e in generale per i non residenti a circolare in bicicletta - anche portandola semplicemente a mano - per le calli e i campi di Venezia.
Ma è prevedibile che, per evitare il caos, almeno per la prima fase, i vigili urbani siano di manica più larga, senza arrivare alla multa e al sequestro del mezzo per i trasgressori, come prevede il nuovo regolamento, ma informandoli solo del nuovo divieto e invitandoli a riportare la bicicletta fuori da Venezia.
Una multa - prevista nella somma di 50 euro - comminata senza aver garantito una preventiva informazione al turista sull’infrazione, che al momento ancora manca, correrebbe infatti il serio rischio di essere impugnata.
Non c’è stato il tempo infatti di garantire ancora un’informazione adeguata sul nuovo provvedimento, né di approntare i nuovi parcheggi per le due ruote, che chiede lo stesso Consiglio comunale che ha approvato infatti una mozione che prevede l’installazione di parcheggi per le biciclette a Piazzale Roma e anche alla Marittima e al Tronchetto.
Finora il turista che «sbarca» a Venezia con le due ruote, può lasciarla nel parcheggio precario e incustodito che si trova nell’area di Piazzale Roma - con il rischio concreto di un furto - o invece può scegliere di pagare 10 euro al giorno per «parcheggiarla» all’interno del Garage San Marco.
La maggior parte, perciò, preferisce spesso portarsela dietro per Venezia - a volte anche con pesanti borsoni da viaggio incorporati - lasciandola quando serve dove capita, compresi i lampioni di Piazza San Marco.
Fino ad oggi però le multe sono state davvero poche: una decina nell’ultimo anno. Anche perché scattavano solo quando il turista inforcava la bicicletta per attraversare parti di Venezia. Se invece portava il mezzo a mano non rischiava praticamente nulla e in ogni caso per sanzionarlo il vigile doveva coglierlo in flagrante. Nessuna possibilità comunque di sequestrarlo, come invece accadrà ora.
Problema non facile da risolvere anche quello della libertà di circolazione con la bici a mano per i residenti terrafermieri del Comune di Venezia che - in base all’emendamento approvato l’altra sera in Consiglio comunale, proposto dalla consigliera comunale del Pd Monica Sambo, che ha «spaccato» la maggioranza - potranno farlo come i veneziani. Per riconoscerli, nei casi dubbi, i vigili saranno chiamati a chiedere la carta d’identità dei ciclisti. Avvantaggiati dal nuovo regolamento i bambini fino a dieci anni che potranno circolare liberamente in bici dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20 per tiuta la città, ad esclusione dell'Area marciana e di quella realtina. (e.t.)
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