«Stop alle bancarelle in piazza Ferretto»
MESTRE. Stop alle bancarelle delle fiere e a quelle del Natale in piazza Ferretto. «Piazza Ferretto deve tornare ad essere il salotto buono di Mestre. Quindi, deve ospitare concerti, eventi, non bancarelle», spiega il sindaco Brugnaro ai giornalisti nel settimanale incontro a Ca’ Farsetti. Per Natale spazio solo ad un artigianato di qualità in una piazza contornata di tappeti rossi. Ed eventi a partire dall’8 dicembre. Per il settembre mestrino, il sindaco assicura un cartellone dal 26 settembre al 27 ottobre, da San Michele alla Sortita. Dettagli ancora non se ne conoscono. Ma è bene ricordare che il periodo scelto è quello del “Settembre mestrino” degli anni Novanta. La cancellata “Mestre in centro”, per la cronaca, iniziava l’ultima settimana di agosto e terminava l’ultima domenica di ottobre.
Le bancarelle delle fiere (MestreEuropa, Gusto e sapori, fiera di San Michele, queste tutte riconfermate) dovranno trovare ora altra collocazione in centro. Piazza Ferretto torna “salotto buono”. Dove si sposteranno? «Abbiamo individuato alcune aree, dall’ex Umberto I dove c’è oggi il parcheggio fino a via Mestrina e via Costa che si collega al tratto pedonalizzato verso Altobello», spiega il direttore generale Marco Agostini. La delibera è stata approvata giovedì e ieri il concetto è stato ribadito da Agostini alla conferenza di servizi per le autorizzazioni al Festival della Politica della Fondazione Pellicani in programma dal 9 al 13 settembre. In piazza Ferretto il festival mantiene il palco dei dibattiti mentre la tensostruttura si sposta nella nuova piazzetta tra via Poerio e galleria Toniolo. «A me va benissimo questa collocazione, centrale e di forte passaggio», precisa Nicola Pellicani, ideatore del festival.
Amareggiate invece le categorie economiche, anche se Marco Agostini precisa che «si andrà al confronto con le categorie per scegliere la collocazione migliore. Era ora di preservare la piazza e introdurre un vero principio di qualità», spiega.
Maurizio Franceschi, “voce” della Confesercenti, dopo la notizia, annuncia: «Cancelliamo la prossima edizione di settembre di “Gusto e sapori” (la vecchia “Piazza dei sapori”) perché il divieto di piazza Ferretto e l’ipotesi di spostamento all’ex Umberto I ci spingono a lasciar perdere. Il problema della qualità dell’offerta lo conosciamo benissimo anche noi, ma a Mestre certi operatori di qualità non vogliono venire e ora, con la previsione di non poter operare neanche nella piazza centrale, andrà peggio. Era meglio un processo graduale di cambiamento».
E continua: «Avremmo voluto un confronto preventivo con l’amministrazione. Avremmo spiegato che i mercatini di Natale per i commercianti del centro risultano molto attrattivi, sono un traino forte anche per le loro attività. Vedremo cosa fare adesso».
Anche Tiziano Scandagliato (Ambulanti Anva, nella foto sotto) teme i contraccolpi delle decisioni dell’amministrazione: «Andare all’ex Umberto I mi appare una soluzione decisamente impraticabile: avete visto in che condizioni si trova quel parcheggio, pieno di buche? Pare una discarica. Al massimo ci potrebbero stare delle giostre». Scandagliato conferma che nella conferenza di servizi, il direttore generale è stato chiaro: in piazza possono trovare spazio gazebo solo per eventi di una giornata, strutture che si installano la mattina e si tolgono la sera e non restano per più giorni. Come i servizi della Maratonina. «Per noi è impossibile operare ora».
La decisione della nuova amministrazione arriva dopo anni di dibattito cittadino sulla qualità merceologica di queste fiere, che puntavano anzitutto sulla gastronomia regionale (costosa per molte tasche) e prodotti che si troverebbero ovunque. Senza vero appeal e senza una vera innovazione. Ora si cambia.
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