Stop ai ricoveri a Mestre, ora si torna alla normalità

Per 48 ore necessaria una misura straordinaria per l’alto numero di pazienti al Pronto soccorso con situazioni gravi

VENEZIA. Ospedale dell’Angelo, da giovedì mattina è ripresa l’attività ordinaria e rientrano le misure, straordinarie, di contenimento dei ricoveri che erano risultate necessarie dalla giornata di lunedì.

Dopo 48 ore di difficoltà, la direzione sanitaria dell’Ospedale dell’Angelo ha annunciato di aver «constatato in serata l’efficacia della misura di contenimento dei ricoveri programmati, messa in atto a partire dalla giornata di lunedì. Ha quindi confermato la ripresa dell’attività ordinaria», spiega una nota diffusa dal direttore sanitario affidata al dottor Onofrio Lamanna. «La misura di contenimento introdotta in queste ore ha consentito i ricoveri necessari dal Pronto soccorso, notevolmente maggiori per numero rispetto alla norma», viene precisato. «In questi giorni l’ospedale ha continuato a gestire tutte le urgenze; sono stati effettuati tutti i ricoveri programmati correlati a patologie tumorali o suscettibili di rapido peggioramento o che avessero comunque un carattere di urgenza», spiegano ancora dall’Usl 3.

Si torna quindi da oggi alla normalità dopo due giornate davvero complicate. Lo stop ai ricoveri è conseguente all’intasamento di casi al pronto soccorso che richiedevano un ricovero. Stavolta non c’entrano nulla i “codici bianchi”, casi che potrebbero essere seguiti dai medici di base. Si sono presentati pazienti con situazioni gravi, spesso un peggioramento dell’ondata di influenza che sta raggiungendo il picco proprio in questi giorni. E così ad essere fermati, e rinviati, sono stati i ricoveri che erano programmati da tempo. E i reparti, ha spiegato una circolare interna della direzione sanitaria, dovevano accelerare le dimissioni di pazienti in cura, per liberare posti. Priorità nei ricoveri garantiti per interventi oncologici, traumi urgenti e altri interventi con carattere urgente.

Presentazione del nuovo percorso preferenziale per anziani di accesso al pronto soccorso presso l'ospedale dell'Angelo di Mestre - nella foto Onofrio Lamanna direttore ospedale dell'Angelo
Presentazione del nuovo percorso preferenziale per anziani di accesso al pronto soccorso presso l'ospedale dell'Angelo di Mestre - nella foto Onofrio Lamanna direttore ospedale dell'Angelo

Una misura eccezionale, conseguente alla situazione emergenziale durata poco più di 48 ore. Che la situazione fosse difficile lo si era capito già dai dati diffusi 5 giorni fa dall’Usl 3 sul lavoro del Suem 118 provinciale oberato di lavoro per l’epidemia influenzale e virosi di vario genere. Se si paragona il periodo dal 24 dicembre al 8 gennaio 2017, con lo stesso periodo dello scorso anno, il lavoro è raddoppiato. Aumento dei soccorsi primari da 2.032 a 4.032 (+98%); aumento delle richieste di informazioni telefoniche da 1.609 a 2.554 (+59%); aumento dei soccorsi secondari del 113%; aumento delle schede evento, passate da 4.297 a 7.894 (+84%).

A farne le spese è stato stavolta il pronto soccorso dell’Angelo, che nei piani del direttore generale Giuseppe Dal Ben va “liberato” dai codici bianchi, per poter operare al meglio. E anche Daniele Giordano della Fp Cgil interviene: «La Regione deve intervenire e concretizzare, dopo l’accordo da 25 milioni, la medicina territoriale, gli ospedali di comunità, la assistenza domiciliare. E prevedere che i codici bianchi siano curati dai medici di base, non dai pronto soccorso». Una signora di Marcon con la figlia in ospedale descrive in una lettera il pronto soccorso oberato di lavoro ma con operatori «bravissimi, costretti a turni massacranti con il rischio di qualche errore».

 

 

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