«Stop a nuovi centri commerciali»
Riutilizzo degli spazi economici dismessi, gigantografie delle bellezze della città per coprire negozi sfitti, un calendario di eventi condivisi con le attività commerciali e soprattutto azioni destinate a fermare la proliferazione di centri commerciali nonchè l'apertura delle Ztl tutti i giorni dopo le 19.
È stato votato lunedì sera, dalla Municipalità di Mestre, un ordine del giorno che accende i riflettori sul commercio del centro cittadino e sulle azioni che potrebbero invertire la desertificazione in atto. L'antidoto alla crisi della Municipalità di Mestre, fa seguito all'affollato dibattito pubblico organizzato nel municipio a fine ottobre, durante il quale si è a lungo discusso con categorie e operatori economici dei problemi del centro: caro-negozi, vetrine spente, parcheggi, arredo urbano, accessibilità.
Dettagliata la ricetta della Municipalità: «In terraferma, fino ad ora», premette l'ordine del giorno, «non si sono perseguite politiche di “marketing territoriale” in grado di produrre strategie e strumenti per la promozione del territorio». Al contrario, fa notare il documento, «si è assistito ad un progressivo aumento delle zone Ztl e dei parcheggi a pagamento, la grande distribuzione nella prima cintura urbana del nostro Comune ha depauperato i centri della loro funzione aggregativa, causandone il progressivo impoverimento».
Da qui la richiesta a sindaco e giunta di mettere in atto azioni destinate a fermare la proliferazione di centri commerciali e favorire la rigenerazione urbana della terraferma introducendo misure a favore della rivitalizzazione del centro città. Quali? la Municipalità le elenca. Tra queste c'è l'istituzione di modalità di partecipazione che sappiano coinvolgere stabilmente cittadini e operatori economici. Ma anche lo sviluppo di un approccio globale, sociale, urbanistico ed economico, nella risoluzione delle problematiche cittadine. In cima alla lista, quella di «fornire i proprietari degli spazi inattivi di gigantografie da utilizzare nelle vetrine dei locali sfitti, che rappresentino le bellezze del territorio o forniscano informazioni a turisti e cittadini». E ancora l'istituzione di un calendario unitario e coordinato tra gli operatori per l'ottimizzazione degli eventi che si tengono a Mestre in modo da agevolare tutte le categorie a partire dai cittadini che vogliono vivere il centro. E poi la possibilità di riutilizzare negozi sfitti prevedendo forme di esposizione per i giovani artisti, ma specialmente l'urgenza di avviare un dialogo con le attività economiche del centro cercando di coinvolgerle, ad esempio, con degli sgravi fiscali o sul plateatico, affinché riescano a tenere aperto nelle ore serali così da rendere maggiormente vive le aree centrali.
Tra le richieste evidenziate il potenziamento dell'illuminazione, anche della piazza, una puntuale verifica del numero di esercizi attualmente chiusi. Ultimo ma non meno importante l'apertura dei varchi Ztl dopo le 19 tutti i giorni e la revisione del concetto di zona a traffico limitato. Infine la necessità di rendere più visibili i cartelli che indicano i parcheggi attorno al centro cittadino e le indicazioni per raggiungerli. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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