Stop a canottiere e pantaloncini corticrociata allo "Scarpa" di San Donà

Linea salva-decoro del preside dell'istituto tecnico per geometri, vietati anche i pantaloncini corti. Gli studenti: perché le minigonne sì?
SAN DONA'. Niente abbigliamento indecoroso, crociata all'istituto per geometri Scarpa contro gli studenti che non indossano abiti rispettosi dell'istituzione. Bandite ciabatte infradito, canottiere, pantaloncini corti. E non importa se è iniziato il caldo, chi si presenterà con questo abbigliamento non sarà ammesso in classe.


La circolare è stata diramata nei giorni scorsi dopo la prima che risaliva ad aprile. Il primo avvertimento non è servito a molto, così il preside Francesco Ardit ha firmato una seconda circolare nella quale sono ribaditi i medesimi concetti estetici, con l'avvertimento che chi dovesse arrivare ancora con questi indumenti succinti non sarà ammesso a lezione.


Una scelta drastica, anche se pare che per il momento nessuno si stato lasciato fuori.


Tra i ragazzi si avverte un certo malumore. Non hanno accettato di buon grado la decisione della scuola, ma praticamente tutti e 600 si sono conformati seppure a malincuore. Solo qualche trascurabile eccezione, per il momento valutata con una certa elasticità per evitare subito atmosfere da collegio inglese.


Il preside non vuole che esploda un caso, anche se ormai la circolare ha fatto il giro delle classi, è arrivata nelle famiglie dove oltretutto più di qualche genitore ha esclamato: "Era ora!". Anche nelle case papà e mamme devono scontrarsi con look troppo audaci, rumorosi, spesso eccessivi, che rientrano però nel percorso di crescita dei ragazzi e più in generale nella maturazione.


"Noi vogliamo solo il rispetto delle istituzioni, quindi della scuola - spiega il preside - è chiaro che nessuno vuole obbligare gli studenti a venire a scuola in giacca e cravatta. Ma un abbigliamento decoroso e rispettoso della scuola, questo sì. Ecco il motivo della circolare - conclude - che ho firmato e che comunque non prevede una sanzione disciplinare nei confronti dei ragazzi".


Finora nessuno studente è stato lasciato fuori, ma se fosse applicata alla lettera la circolare, ciò dovrebbe accadere nel caso di semplici infradito o una bella canotta alla moda. E c'è da chiedersi, al di là del giudizio estetico o morale sull'abbigliamento, se verrebbe leso il diritto allo studio non più trattandosi di scuola dell'obbligo.

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