Stipendi d’oro, la polemica invade il web

La polemica tra dirigenti del Comune e don Fausto Bonini, parroco in pensione del Duomo di San Lorenzo, che si è detto scandalizzato dai compensi dei direttori del Comune e li ha invitati a contribuire economicamente ad aiutare le famiglie in difficoltà economica con versamenti mensili, neanche di domenica viene sopita. Continua con un fitto dibattito sui social network e le parole di chi è d’accordo con Marco Agostini, direttore generale del Comune, o appoggia l’azione del sacerdote del Duomo di Mestre. Messaggi solidali sulla bacheca di Don Bonini, altri simili su quelle di Marco Agostini ma anche inviti alla riflessione per Marco Agostini che assieme a Michele Casarin, si è dimesso dalla Fondazione del Duomo, di cui erano il primo consigliere e il secondo vicepresidente, dopo aver letto le parole di Don Bonini sulla Borromea e su Piazza Maggiore. «Piena solidarietà a don Fausto Bonini, che come da ruolo chiede un intervento di solidarietà. Adesso la politica faccia un passo nella direzione della giustizia. Si fissi quale possa essere la differenza tra lo stipendio minimo e quello massimo. Non lo invocava Marx, lo praticava Adriano Olivetti, grande imprenditore italiano», dice, tra gli altri, Antonino Stinà. Giovanni Seno, amministratore delegato di Actv si schiera con Marco Agostini che, dopo aver difeso il lavoro dei dirigenti comunali, dice di aver molto apprezzato le parole di don Dino Pistolato. Seno scrive: «Totale solidarietà . A volte ci si aspetta (e si spera) che chi occupa certe posizioni aiuti a superare sterili polemiche e facili ondate di populismo sfrenato determinato troppo spesso dalla non conoscenza di ciò di cui si parla. Temo avesse ragione Goethe quando affermava: “Alla ignoranza (non conoscenza) c'è sempre rimedio, l' umiltà nel chiedere e l' umiltà nello spiegare . Alla stupidità purtroppo non c'è rimedio alcuno”. Paolo Costa, presidente della Fondazione del Duomo ieri ha cercato di smorzare le polemiche, respingendo le dimissioni di Agostini e Casarin e invitandoli a continuare il loro lavoro. «Credo che dell'intervento di don Fausto non possiamo non apprezzare la richiesta “scandalosa” di dare segni concreti di solidarietà in questo momento di crisi sociale acuta. Anche lui però conviene che la ricerca di soluzioni è un percorso arduo. Scrive: “I problemi sono complessi, e non voglio dare l’impressione di suggerire soluzioni senza averne le debite competenze”. Il tema della distribuzione del reddito (e non solo attraverso il lavoro, perché c'è chi i redditi li ottiene dall'impiego di capitali, come profitti o rendite) e della solidarietà cristiana è tema oggi urgente, non evitabile, ma non risolvibile con scorciatoie», scrive, quindi Costa. «Siamo di fronte a un altro tema che, se tutti daranno una mano, la Fondazione del Duomo potrebbe affrontare di petto, approfonditamente e presto». Per Paolo Costa, tra l’altro presidente del Porto, il problema non sono i compensi dei dirigenti comunali, per i quali «vale la valutazione della loro efficienza» ma la «forbice che si allarga sempre più tra bassi e alti redditi e che richiede una riflessione di tutti, la politica ma anche chi ha alti redditi come il sottoscritto».
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