Stipendi decurtati e niente tredicesima sciopero all’Auchan

Hanno incrociato le braccia i 29 lavoratori che assicurano la pulizia, il bis programmato per il 3, 4 e 5 aprile e a Pasqua
Di Gianluca Codognato
Protesta dei lavoratori delle pulizie del centro comm.le Auchan che rischiano di perdere il posto di lavoro nella foto Mariano D'Este assieme agli altri due lavoratori a rischio licenziamento Domenico Albergo e Alam Riad
Protesta dei lavoratori delle pulizie del centro comm.le Auchan che rischiano di perdere il posto di lavoro nella foto Mariano D'Este assieme agli altri due lavoratori a rischio licenziamento Domenico Albergo e Alam Riad

Stipendi decurtati e pagati con un mese di ritardo, niente tredicesima, niente tfr. Per 29 lavoratrici e lavoratori che si occupano delle pulizie all’Auchan di Mestre il disagio s’è tradotto ieri in una giornata di sciopero che, almeno in teoria, avrebbe dovuto lasciare l’ipermercato nelle condizioni igieniche del giorno prima.

In teoria, perché alla fine alcuni addetti hanno invece lavorato e, secondo i sospetti di alcuni delegati sindacali, lo avrebbero fatto perché “comandati” dalla Universal Service, la ditta che ha l’appalto per le pulizie dell’ipermercato che si trova in via don Tosatto.

In ogni caso l’agitazione continua e lo sciopero si ripeterà il 3, il 4 e il 5 aprile nonché nel fine settimana di Pasqua.

Per capire la situazione bisogna addentrarsi negli intricati meandri degli appalti. I 29 addetti erano fino a un mese fa tutti dipendenti della Universal Service, deputata a pulire ipermercato, galleria commerciale e parcheggio e impegnata anche nella movimentazione dei carrelli. Da qualche settimana, però, la pulizia della galleria e del “park” è affidata, tramite appalto, a un’altra ditta, la Ideal Service. Qui si sono trasferiti 15 dei 29 lavoratori della Universal Service e, almeno per ora, non c’è alcun problema.

Però tutti avanzano qualche cosa dalla Universal la quale, a ruota, attende 150mila euro dal centro commerciale. I 29 addetti, oltre ad aver ricevuto dalla Universal Service lo stipendio di febbraio solo a marzo (e in alcuni casi decurtato), attendono la tredicesima del 2013. I 15 trasferitisi nella nuova ditta aspettano pure il trattamento di fine rapporto.

In più nell’aria ci sono cinque licenziamenti, mentre tre persone a rischio esubero sono in ferie obbligate. Per loro potrebbe esserci il trasferimento a un’altra ditta che attualmente si occupa della guardiania dell’Auchan, la Duomo Mission Group che, dicono i sindacati, paga i propri dipendenti 4,75 euro lordi l’ora.

Ieri mattina lavoratrici e lavoratori hanno manifestato fuori dal centro commerciale con le bandiere in mano e i volantini di protesta. Ma ai primi di aprile ci saranno altri scioperi e l’ipermercato Auchan rischia di restare sporco per alcuni giorni.

Detto questo, come denuncia Andrea Brignoli della Cgil, «abbiamo potuto constatare che l’azienda non ha molta voglia di dialogare. Al tavolo convocato dalla Provincia lunedì i rappresentanti dell’ipermercato non si sono presentati, tanto che l’assessore Paolo D’Anna s’è risentito di questa assenza. Mentre il direttore della galleria commerciale è venuto ma come un ministro senza portafoglio. Quello che noi diciamo è che Auchan non è una azienda in crisi, ma ha soltanto alcune difficoltà di pronta liquidità. Un problema, però, che secondo noi è risolvibile dato che potrebbe chiedere i soldi alle banche fornendo come garanzia gli anticipi fattura».

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