Stelle, fate e streghe: Benvenuti nelle favole

E chi non le teme, le streghe. Chi non le sogna, le fate. Quando si è piccoli, escono da pennelli, gessi e matite come se nulla fosse. Crescendo, sempre meno; eppure basta una stella che brilla, una lunga treccia bionda o un biscotto di pan di zenzero a far venir voglia di cercare la porta che conduce al tempo immobile delle fiabe. A Palazzo Albrizzi, ci sono i personaggi delle fiabe dei Fratelli Grimm. Prima di arrivare alla sede dell'associazione culturale italo-tedesca, hanno fatto un pieno di fantasia da tanti bambini e ragazzi, tedeschi e veneziani.
Gli allievi della “Malschule”, la prestigiosa scuola di pittura di Monaco di Baviera fondata 40 anni fa dall'artista Antje Tesche-Mentzen; gli studenti dell'istituto comprensivo Morosini di Venezia e i piccolissimi della scuola materna “Ai gloriosi caduti” di Polverara hanno riempito di colori le pareti del palazzo per celebrare il bicentenario della pubblicazione delle favole più raccontate al mondo.
L'impatto visivo della mostra è avvolgente. Ma il bello arriva a quando ci si mette comodi di fronte a capolavori che, così, li possono fare solo i bambini e la loro libertà di “viaggiare” con la mente.
Katharina Mayer (14 anni), allieva di Antje Tesche-Mentzen a Monaco, ha pensato che se i nani di Biancaneve si alleassero per distruggere la mela avvelenata potrebbero salvare la principessa e ringalluzzirsi per l'eternità. E che dire della pioggia di stelle di Sophia Ling (9 anni), altra allieva di Antje (per tutti “Annina”)? Stanotte si può provare a raccogliere una pioggia di stelle nel vestito.
Ma non è l'unica alternativa allettante.
Si può anche andare a cena con i Grimm grazie a Lisa Dobner (17 anni), che ha messo a tavola Raperonzolo e la Bella Addormentata mentre la nonna di Cappuccetto Rosso se la ride di brutto e il lupo annusa una coscia di pollo finita, non si sa come, in una ciotola dorata. Gli allievi della Malschule di Monaco di Baviera, scuola di pittura molto conosciuta in Germania (si è di recente guadagnata una lunga recensione sul quotidiano “Süddeutsche Zeitung”) sono arrivati a Venezia per, inaugurare, assieme ai loro coetanei veneziani la mostra dedicata al bicentenario dei Grimm.
Grazie all'intraprendenza di Nevia Pizzul-Capello, presidente dell'associazione italo-tedesca di Venezia, questa importante ricorrenza ha coinvolto gli studenti del Morosini e i bambini della materna di Polverara che, a Palazzo Albrizzi, hanno una sezione a loro dedicata. Fra i veneziani, Raperonzolo e Re Rospo vanno per la maggiore: Ginevra Michielutti, 11 anni del Morosini, ha dato alla ragazza dalla lunga treccia dei bellissimi capelli biondi di bambola e la compagna Teresa Girello ha disegnato un rospo e una principessa con qualche tocco alla “Disney”.
I capolavori si possono ammirare fino a sabato 9 giugno.
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